Fino al 29 Maggio 2016 è possibile ammirare le opere di quindici artisti italiani finalisti della VII Edizione del Premio Fondazione V.A.F. in esposizione presso il Macro Testaccio di Roma.
I lavori in esposizione sono tutti diversi tra loro, ma con un unico filo conduttore, ovvero quello della ricerca e della promozione degli artisti italiani.
La Fondazione V.A.F. nel tempo ha acquisito circa 2.000 opere; tutte opere di artisti italiani. Con la VII Edizione del Premio Fondazione V.A.F. si va alla ricerca di altre opere, nonchè di artisti, da inserire nella collezione della Fondazione.
Per poter partecipare al premio non vi è un bando vero e proprio, bensì i curatori girano tutta l’Italia, andando a visitare le mostre personali degli artisti, conoscendoli più da vicino e selezionandoli infine per una mostra collettiva finale, dalla quale saranno decretati i vincitori del Premio. Il premio è comunque riservato ad artisti under 40.
Il Premio Fondazione V.A.F. nasce dall’esigenza di stabilire un dialogo tra Germania (Patria del Premio) e gli artisti italiani, ponendo anche in confronto le arti delle due Nazioni.
La giuria, composta dal Comitato Scientifico della Fondazione, ha decretato il primo premio del valore di 15.000 euro a Michael Fliri, oltre all’acquisizione di una opera dell’artista, entrando così a far parte della collezione.
Sono stati inoltre assegnati i tre premi minori di 5.000 euro a Chiara Fumai, Roberto Pugliese e Valerio Rocco Orlando.
Gli artisti partecipanti alla mostra allestita presso il Macro sono Michele Bubacco, Ottavia Castellina, Alice Cattaneo, Paolo Chiasera, Michael Fliri, Chiara Fumai, Hilario Isola, Andrea Mastrovito, Davide Monaldi, Valerio Rocco Orlando, Gianni Politi, Luigi Presicce, Roberto Pugliese, Alice Ronchi e Mona Lisa Tina.
Le opere in esposizione sono svariate e di differenti tecniche artistiche. Vi sono video installazioni, fotografie che immortalano dimostrazioni artistiche (come quella di Luigi Presicce, in un misto tra performance artistica “teatrale” e pittura), oppure installazioni che creano musica (come i violini ed i tronchi sonori di Roberto Pugliese), oppure i tavolini disegnati a matita che non solo ricreano una sorta di fumetto, ma che interagiscono con elementi esterni (opere di Andrea Mastrovito), le fotografie di Ottavia Castellina e la particolarissima performance / video installazione di Chiara Fumai che riproduce una tavola ouija per la sua opera “The Book of Evil Spirits“.
La mostra infine raggiungerà anche la Germania, dove il popolo tedesco avrà modo di visitarla in due tappe.
La mostra è promossa da Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali ed è curata da Klaus Wolbert; mentre la giuria ed il comitato di selezione è composto da Martin Engler, Volker Feierabend, Lòrànd Hegyi, Silvia Holler, Norbert Nobis e Peter Weiermair.
L’arte dei giovani artisti italiani è innovativa, a volte provocatoria, ma pur sempre in un gran fermento creativo.