Si è conclusa in quel di New York City la tradizionale rassegna cinematografica estiva del paradiso verde della City, Central Park. Una rassegna particolare quest’anno, visto che il tema è la stessa New York. Non è curioso, anzi quasi tipico. Infatti, non credo sia troppo azzardato sostenere che tutto il fascino di questa città nasce proprio dalla sua vitalità, che si traduce di fatto nelle storie che New York sa raccontare di se stessa. È una città autocelebrativa, dopottutto è ancora capitale dell’impero. Quale impero sarà meglio discuterne altrove. La cosa interessante, e affascinante, è che questa città e la sua gente ha saputo raccontarsi, scoprirsi al mondo: protagonista di attualità, romanzi, canzoni, film. D’estate si sente continuamente dalle crociere che costeggiano Manhattan la voce di Sinatra che ripete “I wanna wake up in that city that doesn’t sleep”. E tutto ciò, in un qualche modo, ti fa sentire in prima linea.
Ecco, per questo motivo il tradizionale Central Park Conservancy Film Festival quest’anno sembrava non avere coerenza, ma l’ha avuta eccome: Annie (2014), The wiz (1978), The Great Gatsby (2013), Saturday Night Fever (1977), The Godfather (1972). Una bella selezione, un bel racconto di una città amatissima dai suoi cittadini.