SLOW WAVE SLEEP – CHROMA – NILASPHERE MUSIC – 2018
Titoli: 1) Kore mia; 2) Lo spettacolo del dolore; 3) Incontro tra Daphne ed uno dei sette savi; 4) Elogio della follia; 5) Garuda; 6) La via del granchio; 7) Burn in hell (cover)
Un poema epico messo in musica, e messo in musica molto bene. Una storia che si perde nella notte dei tempi, con un personaggio di fantasia, Refles, partorito dalla fervida immaginazione dell’autore Emilio Larocca Conte, mente dell’intero progetto Slow Wave Sleep. Refles vive un’incredibile epopea tra luoghi e personaggi della mitologia greca, a volte nudi e crudi così come sono conosciuti ma più spesso “rivisitati” nei loro tratti caratteristici.
Un lungo sogno, spesso un incubo, che le atmosfere rendono perfettamente: talvolta dolcissime, con onnipresenti effetti acquatici, sapendo che l’acqua è un elemento che può salvare la vita come toglierla, può essere provvidenziale come catastrofica.
Al di là delle cognizioni mitologiche che non tutti possono avere, trattasi di un disco che sembra fatto apposta per ricavarne un film incentrato sulla storia di un eroe dell’antichità, e mi piace lanciare questa provocazione all’autore stesso, perchè oltre alle capacità musicali ho individuato una notevole abilità narrativa, oltre che un’alta preparazione storica e letteraria.
Per realizzare istantaneamente quel che intendo dire, potreste vedere il videoclip di Elogio della follia, traccia numero 4, in cui il nostro protagonista incontra… la follia, in persona! Ma per tessere così compiutamente le trame di una storia simile, è una follia molto lucida quella dell’autore, che sembra aver ben chiare le sue idee fin dall’inizio.
Refles è malato, prigioniero, ma insegue un sogno chiamato amore, e si comincia con i 14 minuti di Kore mia, un fiume di note e di parole che scorre tra voci a volte filtrate, ora più vicine ora più lontane, parti orchestrali pompose nei momenti di narrazione più concitati, altre più drammatiche soprattutto nel finale.
La susseguente Lo spettacolo del dolore intenerisce in certe vocine lontane che sembrano di bambine, sembrano giocose e gioiose ma l’alone inquietante incombe sempre.
Incontro tra Daphne ed uno dei sette savi tiene su l’attenzione concludendo con delle sibilline tastiere finali, lasciando intendere che c’è ancora molto da scoprire.
Appena di poco più “abbordabile” il singolo Elogio della follia, con un godibile tempo ritmico senza mai però tralasciare l’atmosfera di fondo, in cui il nostro dà anche un certo sfogo all’ugola nei passaggi centrali.
E’ probabilmente non casuale, quindi, la scelta di piazzare subito dopo Garuda, episodio che, oltre che nel contenuto come tutto l’album, anche musicalmente si presenta molto riflessivo, ma comunque sontuoso e ammaliante. Arriva perfino la citazione di Icaro e dunque di un altro sogno, quello del volo.
La via del granchio rappresenta l’epilogo della storia e del travaglio di Refles. La conclusione è affidata ad atmosfere mistiche, voci sussurrate e maestose insieme dalle quali si viene rapiti nonostante la mancanza del lieto fine.
Il sound dell’album è sempre molto pulito e cristallino, a dispetto della tragicità degli eventi, segno della capacità individuale di ognuno dei musicisti impegnati in questo ambizioso progetto.
Naturalmente non dispiace affatto la chicca finale, la chicca Burn in hell, cover dei Twisted Sister, in una soffertissima reinterpretazione, coerente col resto della produzione, più drammatica dell’originale come era lecito attendersi.
Più di un album: un’opera!
Alessandro Tozzi
Slow Wave Sleep, è un progetto eclettico fondato nel 2015 dal musicista lucano Emilio Larocca Conte. Dopo un periodo iniziale di demo e collaborazioni, l’album d’esordio L’Ultimo Uomo viene realizzato in home-recording e pubblicato il 23 gennaio 2018 da Cockroach International Production, un lavoro in cui il background di Emilio viene fuso in una forma canzone surreale con testi in italiano.
Pochi mesi dopo esce Chroma insieme al videoclip di Elogio della Follia, prodotto grazie a una campagna di crowdfunding, ed al libro Spettro.
La musica di SWS combina melodie dolci, atmosfere oniriche, sfuriate punk, orchestrazioni classiche e visioni cinematografiche in un mix “liquido”, perché un suono, come l’acqua, adatta l’idea a qualsiasi contenitore e nutre la mente. L’intera produzione è incentrata su Rèfles, un personaggio fittizio, e la narrazione bizarra della vita attraverso i suoi sogni.
Emilio è anche membro dei RELIC (death metal) ed ha collaborato con Jureduré (pop/folk), OndAnomala (rock mediterraneo), Spookshow Inc. (industrial rock, Lituania), Leon Buche (Germania) e numerosi altri artisti in veste di chitarrista (tra cui Loredana Errore, Laura Bono, Manuel Foresta, Sabrina Carnevale). Inoltre, è stato assistente di produzione per i compositori Jacopo Baboni-Schilingi, Michele Tadini, Marco Biscarini, Antonio Rimedio, Daniele Furlati. Scrive colonne sonore per film, cortometraggi, videogames e musica d’ambiente.
ALBUM
Chroma (30 Novembre 2018)
L’Ultimo Uomo (23 Gennaio 2018)
VIDEOCLIP
Elogio della Follia (Novembre 2018)
Ragnarök (Agosto 2018)
Parresìa (Gennaio 2018)
Hypnagogic Vol. 2 – Sgamos vs Fates (cortometraggio, Agosto 2015)
DEMO
Hypnagogic Vol. 3 – Congruence (2017)
Hypnagogic Vol. 1 (2016)
Animal Instincts (2015)
KAI (2015)
SINGOLI
Moonless – Vena Op. 4 (2018)
Three Decades – Vena Op. 3 (2018)
Shy – Vena Op. 2 (2018)
Claim Your Space – Vena Op. 1 (2018)
Preludio – Vena Op. 0 (2018)
Chernyy Val’s (single edit, 2018)
Ragnarök (video-edit, 2018)
Burn in Hell (cover, 2018)
Basil (2017)
The First Landing (2017)
DAL VIVO
Emilio Larocca Conte – voce e chitarre
Gilberto Ongaro – tastiere e cori
Andrea Cascini – chitarre
Filippo Cresci – chitarre e cori
Stella Canonico – basso e cori
Gabriele Larocca Conte – batteria
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