ALESSANDRO TOZZI & MAX LUCAMARINI – DAJE E DAJE… L’AMORE VINCE SEMPRE
Regia Max Lucamarini & Alessandro Tozzi
Regia audio e luci Ludovico Saolini
Foto ReportAce
Con Alessandro Tozzi, Luisa Cimarra, Mimmo Carbonara, Max Lucamarini, Giovanni Sestili, Donatella Perna, Federico Mascaro
Compagnia Associazione Culturale Sul Palco
Teatro Comunale J. P. Velly, Formello (RM), 8 ottobre 2016
Incredibile il risultato raggiunto da questo spettacolo, senza nomi altisonanti e senza produzione danarosa alle spalle, ma soltanto assemblando la passione pura di sette persone animate dall’amore per il teatro e per la risata.
Il soggetto di Alessandro Tozzi con l’intervento a gamba tesa di Max Lucamarini da interessante è diventato irresistibile, e noi di SUL PALCO abbiamo visto tutta la crescita dello spettacolo, che ormai è davvero adulto e accattivante.
Come da buona abitudine della compagnia, da un turno di repliche all’altro ci sono sempre delle varianti, buone per intrigare comunque anche chi ha già assistito allo spettacolo; in questo caso, poi, viene presentato addirittura un nuovo personaggio, quello del Bomber (Federico Mascaro), una vera sorpresa nonostante la giovanissima età, figlio della coppia “padrona di casa” Cesare e Inese (Alessandro Tozzi e Luisa Cimarra).
La storia è quella di questa coppia in partenza per un picnic, che però viene improvvisamente accantonato causa doppia confessione: sia Cesare che Inese ammettono di avere un amante, rispettivamente Carlotta e Ignazio (Max Lucamarini e Mimmo Carbonara), entrambi conosciuti attraverso Facebook.
Dunque la scena si sviluppa di qui in poi tra polemiche, prese in giro e colpi di scena di vario genere tra questi personaggi che cercano chissà quale equilibrio, obiettivo reso ancor più problematico dalle irruzioni random di altri due personaggi, Gennarino il portiere (Giovanni Sestili) e l’amministratore del condominio (Donatella Perna).
Tra metafore calcistiche, strampalati riferimenti storici e stacchetti musicali al limite del surreale, la storia, nella sua semplicità, si dipana fluidamente grazie alla capacità di ogni interprete di caratterizzare il proprio personaggio: Cesare come bulletto di periferia fallito, Inese come signora di gran classe altrettanto fallita, il figlio della coppia come espressione della pochezza cerebrale di certi giovanissimi di oggi, Ignazio come signore vero ma solo di facciata, il portiere con l’hobby delle barzellette, l’amministratore dai metodi autoritari che nasconde una sorpresa tutta sua, e poi lei, Carlotta, la scheggia impazzita dello spettacolo, femminilità sottozero e forse proprio per questo esilarante.
Ogni personaggio riesce nell’abilità di definirsi molto chiaramente pur non essendo mai troppo prevedibile, e non poco contribuisce la scenografia, non esagerata ma calzante a pennello coi personaggi in movimento, a divertire il pubblico e anche gli stessi attori, come in qualche circostanza si vede a occhio nudo. Gli interpreti sono tutti perfettamente dentro il personaggio, e passa in secondo piano perfino la battuta pronunciata a memoria.
Il colpo di scena o la variante anomala sono sempre dietro l’angolo, ed è questo l’elemento che porta alcuni spettatori a tornare a rivedere la commedia una seconda volta. Le musiche e le luci sempre al giusto posto fanno il resto.
Difficile anche dire di un vero protagonista, a parte la mina vagante rappresentata da Carlotta; forse è proprio l’amore, questo concetto e questa parola tanto usata, spesso abusata, altrettanto spesso sprecata inutilmente. Esiste l’amore? E’ un ideale, un concetto universale? Quante e quali espressioni ha, che forme prende?
Venite a scoprirlo alla prossima replica, forse l’ultima: all’Auditorium di Cesano il prossimo 6 novembre alle ore 19.