Digitalife 2013

Digitalife
Liquid landscapes

DigitalifeRoma, Museo Macro Testaccio e Museo Maxxi, 17 Ottobre 2013

Al via la nuova edizione della rassegna artistica Digital Life, giunta alla quarta edizione, dedicata alle connessioni tra i linguaggi artistici contemporanei e le nuove tecnologie.

La rassegna va ad includersi all’interno della manifestazione culturale Romaeuropa Festival, allestita in ben due location, ovvero il Macro Testaccio ed il Museo Maxxi.

Digital Life 2013 – Liquid Landscapes, prodotto da Fondazione Romaeuropa in partnership con Telecom Italia e creato su impulso della Regione Lazio, è realizzato con Le Fresnoy-Studio national des arts contemporains e Macro, il Museo d’Arte Contemporanea di Roma, con il sostegno della Fondazione Nuovi Mecenati e del Ministero della Cultura e della Comunicazione Francese, in collaborazione con Maxxi, il Museo delle Arti del XXI secolo.

DigitalifeUn paesaggio urbano ridisegnato, rimodellato e trasformato in visioni di spazi naturali, distrutti e ripensati dagli artisti, per un continuo mutamento della percezione della realtà.

Il bello della rassegna Digital Life è che il visitatore non è mai soltanto un semplice ammiratore dell’arte, ma al contempo ne diviene partecipe e protagonista. L’arte contemporanea, mescolata alle nuove tecnologie, compie questa “magica” connessione ove basta lasciare che i sensi seguano l’input fornito dagli artisti, per immergersi in una nuova dimensione.

DigitalifeUna delle opere più interattive è quella di Pietro Babina, con la sua 3more60°. Un filmato video di circa 10 minuti, racchiuso in una installazione video circolare ove lo spettatore può sedersi ed interagire con la storia, dirigendone l’inquadratura, creando così sempre nuovi nessi creativi.

L’altra opera interattiva è “L’Empire”, ove un dispositivo riesce a riprodurre sullo schermo, gli spostamenti di chi vi si pone davanti, tra le rovine di vecchi edifici dell’isola di Hashima. L’opera è a cura di Aurelien Vernhes-Lermusiaux.

Monade” è un’altra installazione interattiva in cui lo spettatore percorre in prima persona le strade di Buenos Aires, in un contesto che aumenta i divari tra le varie popolazioni che si vanno ad insediare, sempre più chiuse tra di loro.

Insolita è invece l’opera di Mattia Casalegno con la sua RBSC.01, ovvero un congegno elettro-meccanico che ricorda una pressa, una ghigliottina e una macchina per fare il pane. Difatti davanti l’opera vi è riposta una cesta ove ogni 10 minuti vi scende una specie di cialda molto simile ad un’ostia, che può essere mangiata dal visitatore.

DigitalifeIl contesto ove è ambientata l’opera “Ligne Verte” di Laurent Marechal è invece il Medio Oriente, in quella striscia di terra ancora contesa tra i popoli e che purtroppo non trova pace. Grazie all’animazione 3D viene ricostruita la terra prima che essa fosse divisa da un muro, per poi essere “distrutto” dalla potenza della natura che ne reclama il suo posto.

La scultura di Donato Piccolo, ovvero Butterfly Effect, è un esperimento sonoro che propaga il suono attraverso i tubi metallici di cui è composta l’opera, del battito di questa farfalla elettronica. Un grande speaker all’estremità della stessa, amplifica il suono nello spazio.

Unità Minime di Sensibilità è invece l’opera di Roberto Pugliese che grazie ai cavi ed a una serie di speaker, crea elettronicamente un salice piangente nero, riproducendo i suoni ricavati dall’elaborazione dei dati atmosferici.

DigitalifeIl Sole Protetto è invece l’installazione dei Quiet Ensemble, ove una serie di microfoni sono posizionati vicino a delle lampadine che accendendosi ad intermittenza, attirano dei grandi mosconi che si avvicinano agli stessi, amplificando il suono del loro ronzio. Davvero stravagante come installazione, ma che al contempo fa ascoltare dei suoni che ormai siamo abituati a sentire soltanto nelle campagne, ove il frastuono non invade i suoni della natura.
La mostra presso il Museo Macro è visitabile fino al 1 Dicembre 2013.

Presso il Museo Maxxi invece vi è l’installazione di Daniele Puppi, denominata Happy Moms, visitabile fino al 10 Novembre 2013.

DigitalifeUna installazione che gioca con le immagini, lo spazio, il suono ed il movimento, tipico del lavoro del Puppi.

Una sperimentazione provocatoria, con immagini forti, ma che nel contesto assumono forme e visioni che lo spettatore a volte riesce ad interpretare a suo modo, talvolta si lascia guidare da ciò che il Puppi vuole mettere in evidenza. Senz’altro da vedere per meglio capire, ma resta una installazione adatta solo al pubblico maturo.

L’arte contemporanea che scaturisce dalla rassegna Digital Life 2013 è quella che riesce a sorprendere il visitatore, portandolo in un futuro forse ancora ignoto, accompagnato da un passato dimenticato, vivendo appieno il proprio presente.

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