E’ MORTA ZIA AGATA!?! Una black comedy in musica al teatro millelire

 

scritto e diretto da Lorenzo De Feo

musiche originali di Francesco Crispo

con (in ordine di apparizione)Gabriele Mangion, Mario Piana, Mariano Riccio, Antonio Lupi, Jessica Zanella.

 

Un’esilarante black comedy in musica sopra le righe e totalmente amorale in cui l’eredità è l’obiettivo finale dei  protagonisti.

L’humor nero e il cinismo insieme alle canzoni originali fanno di questa commedia un’opera sullo stile di Monty Python nonché degno della migliore tradizione dell’Off Broadway, l’unica differenza è che è un prodotto tutto italiano e lo rende godibile come le classiche commedie musicali.

In È morta Zia Agata!?! la meschinità tra parenti la fa da padrona e induce a comportamenti poco ortodossi e a subdole alleanze, fino ad arrivare a estreme soluzioni: l’omicidio. 

Il tutto è condito da paradossali situazioni con inevitabili momenti di assurda comicità.

Per chi ha in casa la Tanatossina, si raccomanda di leggere attentamente le modalità d’uso, tenere fuori della portata dei bambini e controllare la data di scadenza.

http://www.millelire.org/TeatroMillelire_zia_Agata.htm

Divertentissima commedia all’insegna dell’avidità in cui tre “amati” nipoti della zia Agata cercano in tutti i modi di porre fine alle sue “sofferenze” architettando metodi creativi a volte non proprio ortodossi per ereditare il suo cospicuo patrimonio al più presto, e ovviamente di tre nipoti l’erede dovrà essere uno solo, ma non si sa quale sia il nipote prediletto della zia Agata.

La commedia si svolge in ambienti che variano allo svilupparsi della vicenda, si parte dallo studio di Dazio, uno dei nipoti che lavora come giornalista e vive con Teodoro altro nipote, passando per la sala da pranzo della stessa casa e per finire nella camera da letto di zia Agata che vive con la cinica Cunegonda.

La zia Agata tra l’altro non compare mai, se non in un’apparizione fugace in braccio a Teodoro (forse nipote prediletto) di ritorno dopo una gita in moto .

Interessanti i cambi di scena e qualche volta anche i cambi d’abito, a sipario aperto come vuole la miglior tradizione della commedia dell’arte; una nota di merito alle assurde e improponibili mises sfoggiate dall’eccentrica nipote Cunegonda, splendidamente indossate.

Finale prevedibile all’insegna del chi la fa l’aspetti, o volendo leggere il finale sotto una luce più intellettuale direi che il finale potrebbe addirittura essere Kafkiano.

Bravissimi sia gli attori che impersonano i nipoti che i due attori/cantanti che animano gli intermezzi musicali cercando di coinvolgere ( e a volte travolgere) anche e soprattutto il pubblico.

Un ultimo appunto, questo spettacolo è stato inserito in cartellone per rendere omaggio e commemorare il suo autore nonché direttore artistico del teatro millelire, Lorenzo De Feo recentemente scomparso.

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