Elio Crifò: Incontri ravvicinati di un altro tipo

Il ciclo riprende al Quirino sabato 13 gennaio, ore 17.30. Di scena “Arcangelo Michele: il sorriso e la spada”

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Guardia di Ferro, falchi d’acciaio

L’Arcangel dal cielo ci tende la mano

In avverso destino Zelea Codreanu

Tu sei il sole nuovo, tu sei il Capitano

Decima Balder “Santa giovinezza legionaria”

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Dal vecchio al nuovo programma

Da Elio Crifò e da quel primo ciclo di 5 aperitivi teatral-culturali andati in scena al Bistrot del Teatro Quirino, sempre con il supporto fondamentale delle Edizioni Mediterranee, ci eravamo congedati lo scorso primo aprile. Ed era stato, quello intitolato “Tradizioni magiche”, uno dei più appassionanti, considerando la capacità di Sebastiano Fusco di coinvolgere il pubblico non soltanto con la sua pluri-decennale esperienza in materia, ma anche con una ricchezza aneddotica senza pari. Un’esposizione particolarmente intrigante, quindi, paragonabile forse soltanto a quella precedentemente esibita da Massimo Marra, nell’appuntamento dedicato a “Esoterismo e Alchimia”.

Sebastiano Fusco

Il 13 gennaio, alle ore 17.30, torna al Quirino Incontri ravvicinati di un altro tipo. Sulla maestria di Elio Crifò, già autore di Esotericarte, di avvicinare il pubblico a certi temi, siamo ormai pronti a scommettere. E anche altri, evidentemente, sono pronti a scommettere su di lui, considerando che quest’anno gli aperitivi teatral-culturali in programma sono addirittura 6 e si protrarranno, più o meno a scadenza quindicinale, fino a marzo inoltrato. Sabato 13 gennaio si parte, alla presenza dell’esperta Grazia Francescato, con un argomento intrigante e di sicuro non scontato: la figura dell’Arcangelo Michele. Siamo davvero curiosi di sapere come verrà affrontato. E ci scusiamo in anticipo col lettore, più che altro con i “benpensanti”, se per introdurre da parte nostra l’incontro ribattezzato “Arcangelo Michele: il sorriso e la spada”  ci siamo rifatti ai versi di una band, Decima Balder, la cui appartenenza a un’area cosiddetta identitaria non soddisferà forse i puristi del “politicamente corretto”.

  

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