Incontri ravvicinati di un altro tipo: “Parapsicologia e Medianità”

Ben cinque gli appuntamenti in programma con l’attore Elio Crifò, che già in spettacoli come EsotericArte e Gli Imperi della mente aveva dimostrato di avere a cuore certi argomenti. Ma ciò che di continuo dimostra il nostro autore/mattatore è la capacità di reinventarsi. Approfondendo cioè, sul piano teatrale, letterario e culturale in senso lato, temi che sono dibattuti poco e male altrove; epperò tramite un approccio vivificante, tale da non “congelare” mai, per quanto possa essere stata accolta bene dal pubblico, una ricetta; sicché, al contrario, lo si vede ricorrere a forme di intrattenimento cangianti e colte, il cui appeal risiede non soltanto nell’indiscutibile verve del protagonista di tale serate, ma anche nella qualità delle sinergie, delle collaborazioni, degli scambi dialettici con ospiti che sono il più delle volte autentici luminari. Risultato, questo, cui si aspira anche allargando la sfera dialettica, coinvolgendo in tale rito comunitario il pubblico stesso, come è sovente avvenuto nell’intenso e avvincente ciclo di incontri.

Riguardo poi alla profondità degli interventi che si sono susseguiti finora, basti pensare che gli esperti invitati per questi aperitivi teatrali per niente avari di contenuti sono, dal primo all’ultimo, autori delle prestigiose Edizioni Mediterranee. Ad esempio lo scorso 12 marzo il ciclo Incontri ravvicinati di un altro tipo ha avuto quale ospite, per l’intrigante appuntamento con “Parapsicologia e medianità“, una figura di riferimento quale Paola Giovetti, che a livello di pubblicazioni e di esperienza ha davvero tanto da raccontare. Prima di parlare dell’evento svoltosi domenica al Teatro Quirino, però, facciamo un piccolo passo indietro.

RIASSUNTO DELLE PUNTATE PRECEDENTI

La brillante iniziativa ha avuto difatti inizio il 12 febbraio con “Amori astrologici“. Ossia la prima incursione di Elio Crifò oltre il piattume della modernità, con il peraltro simpaticissimo Paolo Crimaldi ad affrontare poi l’interazione tra i vari segni, sul piano affettivo e non solo, da svariati punti di vista (compreso quello karmico), con quel pizzico di ironia che non guasta. Tutto ciò di fronte all’accogliente caffetteria del Teatro Quirino, “location” degli aperitivi connessi a ciascun incontro, momenti questi atti a rendere più gaudenti le serate e ad incentivare anche la socializzazione e lo scambio di idee tra i partecipanti.
Primo colpo di scena (e soprattutto cambio di scena) al secondo appuntamento, col buon Crifò che ha scelto un altro angolo del Quirino, per un ingresso più teatrale e misterico del solito: scelta assai azzeccata, considerando che un tema come “Il benessere oltre le medicine” (sinistramente attuale in un’epoca come quella attuale, che ha visto il sistema sanitario procedere spesso in direzioni a dir poco pericolose, per non dire proprio autoritarie) è stato affrontato senza affossare la tradizione medica occidentale in quanto tale, ma accostandovi con intelligenza e sensibilità altri modelli di cure, liquidati talvolta nei canali ufficiali con pregiudiziale noncuranza. E a parlare di medicina alternativa ecco pertanto Gianfranco di Paolo, altro studioso di spessore in forza alle Mediterrane, il cui editore, per inciso, ha sempre preso parte attivamente agli incontri.

RITORNO AL PRESENTE

L’ultimo incontro cui abbiamo assistito, quello datato 12 marzo ossia “Parapsicologia e medianità“, ci ha visto tornare seduti presso l’angolo bar del Quirino, per assistere innanzitutto a una performance assai vibrante di Elio Crifò, capace anche di “domare” qualche imprevisto tecnico. Performance vibrante, dicevamo, per rendere quasi palpabili quelle speciali “vibrazioni”, che vanno oltre la mediocre e indolente piattezza del senso comune, aprendo finestre su altri piani di realtà. Quei controversi portali che non cessano poi di porci interrogativi importanti, fondamentali, quando è qualche nostro caro a varcare la soglia. Affascinante cavalcata di teorie ed esperienze personali, il discorso si è arricchito strada facendo sia di testimonianze molto accorate dal pubblico che di perle di saggezza della stessa Paola Giovetti.

“Testimonial” d’eccezione sparsi in una accidentata linea temporale, mentori dell’interessante e a tratti conturbante sentiero, hanno fatto capolino nella discussione i vari Goethe, Jung, Roll, Marconi, Edison, Fellini e Wallace, chiamati rapsodicamente in causa da Crifò e dalla Giovetti, che ad ogni modo ne hanno commentato i trascorsi in maniera mai banale, mai scontata.
Il prossimo appuntamento sarà domenica 26 febbraio alle ore 20, in compagnia stavolta di Massimo Marra, per un altro tema dalle molteplici suggestioni: “Esoterismo e alchimia“. Neanche a dirlo, noi ci saremo.

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