“L’elefante col tutù” è il tuo ultimo singolo. Di cosa tratta questa canzone?
“L’elefante col tutù” parla di tutte quelle volte in cui ci siamo sentiti inadeguati, non capiti, sempre di corsa, mai all’altezza, diversi. Insomma proprio come un elefante col tutù!
L’elefante col tutù però in questi momenti tira fuori la sua forza segreta e cerca quelle cose, persone, esperienze e sensazioni che gli fanno ritrovare un po’ di pace per poi rivedere il mondo con occhi nuovi.
Allora anche la città più grigia si riveste di colori e di una musica nuovi, così l’elefante col tutù si mette a ballare, felice di essere un elefante col tutù!
Ti avvicini alla musica in tenera età. Musica che ti ha portato in giro per il mondo a collaborare con svariati artisti, per poi “approdare” al talent “The Voice of Italy” in onda su Rai 2. Come mai questa scelta?
La musica mi ha portata a compiere viaggi e vivere esperienze impensate che mi hanno portato anche fuori dall’Italia; dopo un anno a Berlino ho fatto i provini per The Voice ed è arrivata questa possibilità.
L’ho vissuta come una esperienza per poter poi arrivare a un pubblico più vasto nel mio paese con cui condividere le mi canzoni.
Quale opportunità ti ha dato il talent show e quali speri che si apriranno a breve?
L’opportunità più grande è sicuramente la visibilità molto grande, si è in prima serata su Rai 2 quindi mi ha colpito molto come tantissime persone comincino a seguirti. Le pagine social sono lievitate in pochissimo tempo e questo mi ha dato moltissima carica e senso di gratitudine.
Il fattore più importante poi è avere qualcosa per cui le persone continuino a seguirti, un progetto.
Ed è per questo che ora, con il mio nuovo singolo e con l’album in uscita poi, spero di poter ricambiare tutto questo affetto.
Hai collaborato con la band indiana Vinapra per la canzone “Shine like a Star“. Raccontaci di questa esperienza. Com’è stato lavorare ad un brano destinato a un pubblico prevalentemente indiano?
Lavorare con i Vinapra è stata un’esperienza molto arrichente. Loro vivono a Bangalore e fanno hindi rock.
Fondere i nostri mondi per far nascere questa canzone è stata una esperienza davvero importante. Ascoltare, cercare di entrare nel modo di comunicare dell’altro, usare un’altra lingua per comunicare e lasciare parlare in tanti casi la musica che è per davvero un linguaggio universale.
L’hindi poi ha una musicalità che mi piace moltissimo.
Per me la musica è prima di tutto condivisione quindi sono molto curiosa; la diversità per me è una risorsa inestimabile.
Dal 2008 sei tra i fondatori di “GRACEGroup“, gruppo di giovani musicisti che promuove lo sviluppo di percorsi educativo-musicali come strumenti di crescita, dialogo e confronto tra ragazzi in India, in un centro per bambini orfani ed abbandonati. Una bellissima esperienza che può magari essere riproposta anche sul nostro territorio.
Assolutamente si. E’ stata una delle esperienze più forti ed importanti della mia vita.
La musica ha un potere straordinario.
Certamente laggiù in India le problematiche e le storie di questi bambini sono molto diverse per svariati aspetti dal nostro paese. La miseria vera porta e piaghe sociali che non immaginavo nemmeno potessero esistere.
A maggior ragione, quindi, è stato sbalorditivo vedere il potere straordinario della musica che è in grado di far rinascere letteralemente le persone, come una medicina.
Nel 2010 sei l’unica artista italiana presente con il brano “World’s Heart“, nell’album internazionale “HAITI – We are there for you”, prodotto da Abhi Ken, i cui proventi sono stati destinati all’aiuto dei bambini di Haiti. Un altro progetto che vede legati musica e solidarietà. Quanto la musica può fare il bene delle persone, anche concretamente parlando?
Ogni volta che con la musica puoi fare del bene io non mi tiro indietro.
Concretamente parlando la musica per quanto mi riguarda è una delle cose più belle in questo mondo e personalmente mi ha letteralmente salvata in tantissimi momenti della vita.
Credo sia anche uno strumento importantissimo per crescere come persone, poichè ti insegna ad ascoltare, a fare silenzio, a interagire con gli altri, a dare, a ricevere, a usare sfumature e molto altro ancora.
Nel 2012 esce il tuo primo album “Cli“. Raccontaci come nasce questo lavoro e con quali artisti hai avuto il piacere di collaborare.
Ho cominciato a scrivere in inglese, come tanti cantautori, forse perchè la musica che ascoltavo era in inglese per la maggior parte. Nel disco c’è la collaborazione con i Vinapra e quella con Abhi Ken.
Tra i tanti premi ricevuti, ricordiamo l’ultimo, ovvero “Targa d’autore Controcorrente 2015”, premio nazionale per la musica d’autore. Come sono i cantautori di oggi? Chi è la cantautrice Cli?
Amo i cantautori. Ne ho conosciuti tantissimi in tutto il mondo grazie a tutte le esperienze che ho vissuto.
Mi piace anche conoscerne sempre di nuovi, hanno qualcosa da raccontare e io sono molto curiosa di vedere come le storie si esperimono attraverso la musica.
Cli è una ragazza normale che si sente cittadina del mondo, che ama da morire la musica perchè è la risposta nella sua vita e che ha la necessità di esprimersi attraverso le canzoni e condividerle il più possibile.
E’ bellissimo vedere le persone ai concerti vedere che cantano i miei pezzi a memoria, che si commuovono e che si mettono a saltare.
Ciò significa che qualcosa arriva e se ci emozioniamo allora siamo vivi per davvero.
A quali altri progetti stai lavorando? Un secondo album in arrivo? Nuove collaborazioni internazionali?
“L’elefante col tutu’‘” anticipa il mio secondo disco di inediti tutto in italiano.
Il disco è quasi pronto, uscirà in autunno e sinceramente non vedo l’ora di condividerlo.
Ci saranno diverse collaborazioni con vari artisti italiani che stimo molto.
Chiara Beltrame, in arte Cli, e` una giovane cantautrice.
La sua musica ha gia` fatto il giro del mondo dall’India al Brasile ed in tutta Europa, fino ad approdare al talent show di Rai 2 “The Voice of Italy” arrivando cosi` al grande pubblico.
mi è dispiaciuto quando l’hanno eliminata a The Voice, è una cantante di un talento particolare e spero che abbia il meritato successo.