La musica pop che Lana Del Rey sta facendo in questo momento sembra irraggiungibile, come se dovessi semplicemente inclinare la testa e ammirarla attraverso un vetro.
Chi è questa persona che riesce ad unire Sun Ra e Kings of Leon in una luce simile? Che sta sussurrando questi ritornelli scheggiati così in alto nel suo registro che è impossibile cantarli?
Questo è ciò che accade in “White Dress”, co-scritto da Jack Antonoff, un momento clou delirante del suo album Chemtrails Over the Country Club.
Lana, che si veste completamente di bianco nel tentativo di essere la più gotica, è la nostra melodrammatica guida turistica attraverso il suo passato. Certo, è un viaggio nella memoria verso una vita più semplice prima di tutto il gossip dei tabloid, ma quando canta di come i tavoli “mi hanno fatto sentire come un dio”, è come se stesse fissando un calderone vorticoso, lanciando un incantesimo per deificare se stessa ancora una volta.
Antonio Alberto Di Santo