Movies in Concert

Alla Ex Caserma Guido Reni una performance vibrante, resa poi ancora più ricca dalla cornice multimediale, dell’Orchestra Sinfonica Città di Roma

Amanti del cinema e appassionati di musica si sono dati appuntamento alla Ex Caserma Guido Reni di Roma, il 30 novembre, per l’evento di punta del Festival della Visione 2019: Movies in Concert, sontuoso spettacolo cui ha dato vita l’Orchestra Sinfonica Città di Roma (precedentemente nota come Rome Symphony Orchestra) sotto la guida ispirata del Maestro Maurizio Morgantini.
Questo spazio di per sé ampio, suggestivo, già utilizzato con successo per eventi artistici ma destinato ora ad accogliere altri progetti di riqualificazione urbana, ha ospitato una serata destinata a restare impressa non soltanto per la qualità dei contributi artistici, ma anche per l’originalità ed il carattere immersivo del format. Praticamente un viaggio sinestetico e caleidoscopico, nell’universo così accattivante delle più famose colonne sonore composte per il grande schermo. Da Morricone a Vangelis (con la carica emozionale di Blade Runner allacciata senza soluzione di continuità, intuizione assai valida, a quella di Momenti di gloria), da John Williams ad Hans Zimmer (e la lunga riproposizione dei temi de Il Gladiatore ha rappresentato come ci si poteva senz’altro augurare, uno dei picchi più alti). Soprano in grande spolvero, al pari dell’orchestra, ma è stata anche la particolarità degli arrangiamenti a favorire l’incanalarsi di forti emozioni, nel corso della serata: non siamo così esperti da poter sentenziare a riguardo, ovvio, ma si è avuta a tratti l’impressione che in certi momenti il peculiare ingresso degli archi e dei fiati alternasse all’epicità evidente di certi temi, vedi le sonorità western dei film di Sergio Leone o Il Gladiatore stesso, l’emergere di sfumature diverse, magari più sottili, intimiste e atmosferiche.

Sensazioni personali, tocca dirlo, mentre oggettivo è il fatto che le immagini proiettate dietro l’orchestra su triplice schermo e le creative irruzioni di un energico corpo di ballo (comprendenti pure certi eleganti giochi di silhouette accanto allo schermo) hanno fatto il resto, creando per esempio qualche momento realmente da brividi nella toccante e scenograficamente filologica riproposizione di Schindler’s List. Finito lo spettacolo, abbiamo avuto inoltre il piacere di trasmettere la nostra euforia al Direttore Artistico Barbara Painvain, con la quale abbiamo avuto anche un breve, interessante scambio di vedute che proveremo qui a riproporre.

Come è nata la partecipazione dell’orchestra al Festival della Visione? Come è stato organizzare prove e spettacolo in uno spazio così particolare, insolito, ma al contempo suggestivo, come la ex caserma di Via Guido Reni?

Dall’idea di voler unire tutte le arti in un unico grande spettacolo.
Per chi viene dalla musica classica, è stata un’esperienza molto emozionante e diversa dai severi schemi cui siamo abituati.

Il coro e il giovanissimo corpo di ballo, dal cui impiego è giunta una carica emozionale molto forte, sono partner abituali dell’orchestra o è una sinergia creata appositamente per questo spettacolo?

Siamo partner abituali, abbiamo già avuto esperienza nell’unione di questi fantastici elementi.

Sempre a proposito di Movies in Concert, il Maestro Maurizio Morgantini ci aveva anticipato qualcosa, prima dello spettacolo, su quegli arrangiamenti musicali cui ha lavorato a lungo. Era la prima volta che un simile progetto musicale veniva proposto al pubblico così o ci sono già state altre date e altri eventi?

Avevamo già sperimentato questo format con la stessa scaletta negli anni passati, ed è sempre bello poterlo riproporre.

Per quanto riguarda la scaletta, se non erro alcuni dei brani più suggestivi di Vangelis risultano legati tra loro in una sorta di “medley”. Anche questa un’idea del Maestro?

Assolutamente sì.

Suggestivo ci è parso anche il taglio multimediale dello spettacolo, così curato, con alcune sequenze famose dei film presi in esame alternate ad effetti visivi quasi da videoarte. Per questa parte dell’esibizione è stato utilizzato il lavoro di qualche videomaker?

Sì, la parte video dello spettacolo è stata curata dal Videomaker Alessandro Roberti ed era la prima volta nella quale il video ha avuto un ruolo da protagonista, anche grazie al tema del festival.

Chi è infine il soprano che si è esibito con l’orchestra e la cui presenza ci è parsa fondamentale, visto l’impegnativo ruolo da lei sostenuto in certi brani di Morricone e nella colonna sonora de Il Gladiatore?

Paola Ferendil Di Gregorio.

A questo punto non ci resta che riproporre la meravigliosa scaletta della serata:

Love Story
2001 Odissea nello spazio
La leggenda del pianista sull’oceano
Blade Runner + Momenti di gloria
Mission
Colazione da Tiffany
Il Gladiatore
Lawrence d’Arabia
Nuovo Cinema Paradiso
C’era una volta il West
Giù la testa
Game of Thrones
Conquest of Paradise
Schindler’s List
Star Wars

Le foto del concerto sono di Michela Aloisi e Stefano Coccia

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