OBLIVION

GENERE: Azione, Fantascienza, Avventura

REGIA: Joseph Kosinski

SCENEGGIATURA: Joseph Kosinski, Michael Arndt

ATTORI: Tom Cruise, Morgan Freeman, Nikolaj Coster-Waldau, Olga Kurylenko, Zoe Bell, Melissa Leo, Andrea Riseborough

FOTOGRAFIA: Claudio Miranda

PRODUZIONE: Chernin Entertainment, Radical Pictures, Universal Pictures

DISTRIBUZIONE: Universal Pictures Italia

PAESE: USA 2013

DURATA: 110 Min

TRAMA: “Anno 2077: la luna è squarciata, la terra distrutta. Gli umani hanno vinto la guerra con gli alieni ma l’hanno dovuta evacuare. Hanno vinto ma sono dovuti andar via, sul pianeta Titano. Jack è un soldato ed è uno degli ultimi rimasti su quel che rimane della Terra, ripara droni addetti alla difesa delle immense trivelle che pompano energia dal mare verso le colonie e prelevano le ultime risorse vitali dal pianeta.

Dopo decenni di guerra contro la terrificante minaccia conosciuta come Scavs, la missione di Jack è quasi terminata.

Vivendo in un costante pattugliamento dei cieli da altezze vertiginose, la sua solita routine volante viene turbata quando soccorre una bella straniera precipitata con la sua navetta spaziale. Il suo arrivo innesca una catena di eventi che lo costringe a dubitare di tutto ciò che sa e mette il destino dell’umanità nelle sue mani…”

Oblivion è un film che, volendo realmente capire la trama e le sue sfumature, va guardato oltre le belle inquadrature, i fantastici paesaggi ricchi di spazi aperti ma poveri di vita, lo splendido design, nella particolare attenzione e cura degli oggetti del film, la fotografia raffinata, e la bellissima colonna sonora, tra cui i Led Zeppelin e la splendida A Whiter Shade Of Pale – Procol Harum, in Oblivion c’è molto di più, che purtroppo la sceneggiatura avrebbe dovuto sviluppare e approfondire maggiormente.

Ma andiamo con ordine; il protagonista Jack Harper (Tom Cruise) affiancato da un’algida collega Victoria (Andrea Riseborough) al servizio di un’entità suprema, che si chiama Tet e si manifesta con i collegamenti video di Sally (Melissa Leo) e che lo cooordina, passa le sue giornate andando in ricognizione alla ricerca di droni mal funzionanti che necessitano di riparazioni; la sua vita scorre relativamente tranquilla anche se a tratti è disturbata da flashback di ricordi che non dovrebbe percepire, visto che ha subito una cancellazione della memoria sulla sua vita precedente.

Tutte le perplessità del protagonista sui ricordi della sua vita passata si concretizzano, e finalmente trovano una risposta, quando durante una ricognizione Jack trova i superstiti di una navicella e riesce a salvarne purtroppo solo uno, Julia (Olga Kurylenko).

A questo punto la trama si arricchisce di ricordi veri e anche di qualche risposta.

Nella sceneggiatura ad un certo punto appare anche Morgan Freeman nei panni di Malcolm Beech, capo degli umani sopravvissuti, istrionico come sempre ma senza appesantire troppo la trama con la sua presenza, qui è affiancato da Zoë Bell, e da Nikolaj Coster-Waldau.

In alcune scene questo film ricorda molto da vicino altri film di fantascienza quali per esempio wall-e quando il protagonista raccoglie e colleziona oggetti terrestri in una sua personale casa-museo immersa nella natura; altre sequenze ricordano vagamente matrix all’interno dell’astronave Tet, e altre addirittura robocop per quanto riguarda le movenze e l’intelligenza artificiale dei droni;

Concludendo, Oblivion è un film per appassionati del genere e dell’attore protagonista, che qui vediamo scattante e pronto all’azione come nei suoi celeberrimi mission impossibile, ma con una marcia in più, la possibilità di replicarsi all’infinito rimanendo sempre giovane e scattante.

Volendo leggere questo film in chiave un po’ più filosofica direi che Oblivion sfrutta un contesto avventuroso per affrontare la dialettica tra speranze e timori per quelle evoluzioni dell’uomo e del pianeta che è possibile intravedere oggi, e lo fa attraverso il rapporto che egli intrattiene con la tecnologia e le sue possibilità.

 

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