Lo spazio de La Pelanda, all’interno del Macro Testaccio, il Museo di Arte Contemporanea di Roma, ospita la mostra “The Question of Beings” dell’artista Yahon Chang, nell’ambito del progetto “From La Biennale di Venezia to MACRO. International Perspectives“, a cura di Paolo De Grandis e Claudio Crescentini, con l’obbiettivo di presentare all’interno degli spazi del museo Macro alcune opere e installazioni provenienti direttamente dalla Biennale Internazionale di Venezia – 56 Esposizione Internazionale d’Arte.
“The Question Of Being” è una installazione realizzata però appositamente per il Macro, sfruttando quindi gli spazi e disposizione all’interno de La Pelanda, ove circa 800 metri di dipinti, drappi lunghi dai 10 ai 20 metri cadauno, occupano la pavimentazione ed i soffito. I dipinti sono realizzati con inchiostro e rappresentano volti umani, ovvero i sentimenti legati all’umanità.
Ma non solo. Con i suoi dipinti, l’artista si interroga sulla diversità e la complessità degli esseri viventi, tra le similitudini e le differenze tra istinto umano ed animale, riflettendo anche su esperienze di vita, tra amore e lotta nell’accettazione del mondo. Le sue pennellate ritraggono esseri senzienti, contemporaneamente astratti ed espressivi. I vari volti danno la sensazione, da parte del pubblico, di entrare in una sorta di “facebook alternativo“, ove lo spettatore prende visione della natura degli esseri senzienti, interrogandosi sulla propria identità e sul senso della vita.
All’interno dell’esposizione vi sono anche delle sculture in ferro, riprendendo le stesse pennellate dell’artista nelle opere su stoffa. Sculture che interagiscono con l’ambiente circostante, anche subendo gli effetti degli agenti atmosferici naturali. Il ferro è un materiale piuttosto resistente, ma che si deteriora facilmente se non trattato, ideale quindi per il messaggio dell’artista che vuole raccontare quindi la decandenza ed il ritorno alla natura, man mano che la scultura ne subirà gli effetti.
Yahon Chang vive e lavora a Tapei, Taiwan, creando
opere su tela e su carta di grandi dimensioni, così come le sue sculture, mescolando mezzi orientali ed occidentali, come l’inchiosto e l’acrilico, su carta di riso o tela.
La mostra è a cura di J.J. Shil e Francise Chang ed organizzata da MOCA Taipei in collaborazione con Contemporary Art Foundation e MDCA Foundation.
L’esposizione è aperta al pubblico fino al 28 Agosto 2016.