TITEUF

GENERE: Animazione, Commedia

REGIA: Zep

SCENEGGIATURA: Zep

MUSICHE: Moïse Albert, Thierry Blanchard, Nicolas Neidhardt, Zep

PRODUZIONE: Moonscoop, Pathé, France 3 Cinéma

DISTRIBUZIONE: Cloud Movie

PAESE: Francia 2011

DURATA: 87 Min

USCITA CINEMA: 25/07/2013

TRAMA: Che catastrofe! Nadia festeggia il suo compleanno e Titeuf non è stato invitato! Perché? Come ha potuto dimenticarlo quando lui non fa altro che sfoggiare un atteggiamento iperseduttivo ogni volta che la incontra? Ma un terremoto ancora più forte scuoterà la vita di Titeuf facendolo precipitare nel caos perché ancora una volta gli adulti dimostreranno di essere veramente inutili. E non fanno altro che complicare le cose.

Titeuf è un ragazzino come tanti ma non troppo speciale come lui invece vorrebbe, il suo mondo gira intorno gli amici, le ragazzine, le marachelle, i giochi, i genitori ma soprattutto alla bella ma inarrivabile Nadia per cui farebbe qualunque cosa per conquistarne i favori, ma lei pare ignorarlo e allora insieme ai suoi inseparabili amici arriva alla conclusione che le ragazze non vale la pena di frequentarle e tantomeno di cercare di conquistarle; ma il nostro protagonista non si da per vinto e cerca di inventarsi qualcosa per farsi invitare alla festa di compleanno di Nadia che chissà perchè ha invitato tutti tranne lui.

Molto divertente la ricerca e la scelta del regalo per Nadia che finalmente lo ha invitato alla sua festa, ma purtroppo è la festa anche della sua odiosissima amica a cui Titeuf dovrà comprare ugualmente un regalo.

Il mondo di Titeuf è un mondo moderno e il nostro protagonista si ritroverà a dover affrontare anche la separazione dei propri genitori che genererà altri traumi oltre al non riuscire a farsi notare da Nadia.

La storia è piuttosto banale ma la novità è che questa storia è raccontata dal punto di vista di un bambino, un bambino col ciuffo a forma di uovo a cui deve il suo nome.

Nel lungometraggio si alternano scene un po’ tristi (la decisione della madre di andare via di casa per riflettere) a scene decisamente divertenti (per esempio quando Titeuf sogna di vivere nella preistoria) ma è pur sempre un cartone animato diretto ad un pubblico molto giovane per cui il lieto fine è d’obbligo.

Quando nel 1992 il disegnatore Zep ideò le avventure di Titeuf probabilmente non immaginava il successo esponenziale che le strisce del suo fumetto gli avrebbero portato. Il primo albo uscì in 5.000 copie, il secondo in 10.000 e via di seguito… Il decimo addirittura in 2.000.000 copie. Poi il fumetto diventò un cartone animato per la tv e ora un lungometraggio animato.

Concludendo Titeuf è un film per un pubblico molto giovane, che regala immagini dal sapore un po’ retrò in un 3D davvero convincente, movimentato da musiche e sequenze di una fluidità a tratti ipnotizzante in cui si alternano i sentimenti profondi del bambino che siamo stati, di quelli che sono e di quelli che saranno.

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