VIDEOCORTO NETTUNO 2018

Tra presentazioni di libri risultate particolarmente vivaci e un’ottima selezione di corti, anche quest’anno il piccolo festival tirrenico non ha deluso le aspettative
Parentesi musicale durante il Videocorto di carta (foto di Michela Aloisi)

Nettuno, dal 24 al 26 agosto 2018

Pare che non ci sia due senza tre. Così dicono, almeno. Ma a noialtri piace distinguerci: dopo due giornate di festival ci siamo fatti sollevare da una folata di brezza marina e siamo volati altrove. O più prosaicamente abbiamo dovuto lasciare Nettuno, per seguire invece un non meno appassionante evento teatrale al Castello di Santa Severa. Sempre con il Tirreno sullo sfondo, quindi.
Le due giornate del 23° Festival Nazionale del Videocorto di Nettuno che ci siamo potuti pienamente gustare, il 24 e 25 agosto, si sono comunque rivelate tra le più vivaci, sapide e rinfrancanti delle ultime edizioni di questo piccolo festival, che riempie già da qualche anno le nostre estati di immagini e di suggestioni letterarie. A partire, per l’appunto, da quei salotti pomeridiani, il cosiddetto “Videocorto di carta” allestito alla Fraschetta Blues e condotto come sempre con brio da Lucilla Colonna, dove oltre a parlare dei corti e ad assaporare brevi siparietti musicali si è parlato ancora una volta di libri. Il 24 agosto è stato il turno di Paolo Valentino, sceso dal settentrione per presentarci il suo Ritratto di famiglia con errore, romanzo di cui stiamo affrontando ora la lettura e che ci sta appassionando tanto per le peculiari ambientazioni di provincia che per i richiami, mai invadenti pur risultando al contempo sentiti ed espliciti, a ciò che hanno rappresentato gli anni ’80 nel nostro immaginario e nella nostra crescita. Ma tale incontro è stata anche l’occasione per scoprire uno scrittore particolarmente eclettico, comunicativo, empatico, che si è intrattenuto volentieri a raccontare altri aspetti della sua intensa attività editoriale, dai lavori come “ghost writer” a certi libri di successo sul mondo degli animali; un mondo che lui, “gattaro”, ama senza riserve.

Lucilla Colonna con Andrea Guglielmino e Francesca Antonelli (foto di Vania Toni)

L’altro “Videocorto di carta”, programmato per il giorno successivo, ha visto invece protagonista una nostra vecchia conoscenza, di quelle però che non vengono mai a noia: Andrea Guglielmino! Giornalista, saggista, umorista, autore di fumetti, creativo a tutto tondo, lo “scrivente” (come ama definirsi) giunto a Nettuno con la deliziosa famigliola al seguito è subito entrato nel vivo, regalando al pubblico alcune delle perle di ironia presenti nella raccolta di divertenti aforismi (nati peraltro come status di Facebook) data alle stampe qualche mesetto fa, Chi si accontenta Goldrake. E in questo è stato spalleggiato degnamente, oltre che dalla stessa Lucilla Colonna, da un gran bel volto della televisione, del teatro e del cinema italiano, quella Francesca Antonelli che molti ricorderanno per I ragazzi del muretto ma che anche recentemente ha sfoderato interpretazioni notevoli, su tutte quella della mamma del protagonista in Manuel di Dario Albertini. A lei è toccato dar voce ad alcune delle simpatiche divagazioni umoristiche contenute nello “zibaldone” di Andrea Guglielmino; col quale si è poi tornati, per modo di dire, seri, allorché la conversazione si è spostata su altri aspetti della sua produzione saggistica, in cui ad essere presi in esame sono i nuovi miti rappresentati dalle saghe cinematografiche e il loro valore, non soltanto filmico. Saggi come il suo Antropocinema (Premio Domenico Meccoli ScriverediCinema nel 2015) o il più recente Star Wars: il mito dai mille volti andrebbero quindi assolutamente recuperati.

Viren Beltramo e Savino Genovese in “Fatta male”

Ci sono talmente piaciuti i libri, quest’anno, da farci completamente dimenticare i corti? Niente affatto. Si potrebbe tranquillamente affermare, al contrario, che le date del festival nel 2018 hanno subito una sostanziale modifica, spostandosi da luglio ad agosto, ma non è certo mutata la volontà dei direttori artistici Elvio Calderoni e Giulia Bartoli di offrire una selezione il più possibile varia, ricca di spunti. Ci piace poi che la folta giuria, capitanata da Graziano Diana, abbia scelto come miglior film Fatta male di Ludovico Bossi, sia per l’innata simpatia del co-protagonista Savino Genovese (presente a Nettuno nella delegazione del corto, ed apprezzatissimo per la schiettezza rivelata dialogando col pubblico e con gli altri ospiti), sia per le notevoli qualità narrative e stilistiche qui evidenziate: un primo appuntamento nell’era dei social raccontato, insomma, con grande padronanza del linguaggio cinematografico e facendo emergere, attraverso un mix di ironia e di notazioni empatiche, le implicazioni più profondamente umane di questa piccola storia. Molto bravi poi gli interpreti Viren Beltramo e, per l’appunto, Savino Genovese, che curiosamente simulano qui un ipotetico primo incontro ma fanno coppia in realtà da diversi anni e sono innamoratissimi. Registicamente interessante ma a tratti un po’ ermetico Il signor acciaio di Federico Cappabianca, premiato col “Videocorto d’Argento”. Più azzeccata, a nostro avviso, l’attribuzione del Videocorto di Bronzo a Una partita ai confini del mondo di David Valolao, frutto di una sapiente costruzione narrativa e di un sincero interesse per la memoria storica, riflessa nelle piccole cose. Volendo aggiungere una piccola recriminazione, avrebbe meritato forse di più Il dottore dei pesci di Susanna Della Sala, surreale apologo dai toni deliziosamente naif, in cui lo stralunato protagonista viene catapultato dalla provincia italiana nel delirante mondo dello showbiz d’oltreoceano per lo spazio di una breve apparizione televisiva. Una fulminea, stravagante incursione nell’immaginario collettivo, volendo, il cui timbro fantasioso ci ha conquistato più di certi corti sociali o d’attualità meno originali e ispirati.
Per Il dottore dei pesci sono giunti comunque due premi, quello per il Miglior Soggetto e per la Migliore Scenografia. E a questo punto approfittiamone, in chiusura, per ricordare il palmares completo:

MIGLIOR FILM FATTA MALE
VIDEOCORTO D’ARGENTO IL SIGNOR ACCIAIO
VIDEOCORTO DI BRONZO UNA PARTITA AI CONFINI DEL MONDO
MIGLIOR REGIA IL SIGNOR ACCIAIO
MIGLIOR ATTORE LUIGI IACUZIO per IL SIGNOR ACCIAIO
MIGLIORE ATTRICE CINZIA CORDELLA per IL SIGNOR ACCIAIO
PREMIO DEL PUBBLICO L’ULTIMO NINJA
MIGLIOR SCENEGGIATURA FATTA MALE
MIGLIOR SOGGETTO IL DOTTORE DEI PESCI
MIGLIOR SCENOGRAFIA IL DOTTORE DEI PESCI
MIGLIOR MONTAGGIO CHI DISCUTE CON UN MAESTRO…
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA FRANCESCO D’IGNAZIO per CHI DISCUTE CON UN MAESTRO
MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA MARICA COTOGNINI per L’ULTIMO NINJA
PREMIO TROISI L’ULTIMO NINJA
MIGLIORI COSTUMI IL SIGNOR ACCIAIO
MIGLIOR COLONNA SONORA FUECU E CIRASI
MIGLIOR FOTOGRAFIA FUECU E CIRASI
MIGLIOR LOCANDINA IL TRATTO
MIGLIORI TITOLI DI TESTA E CODA X 1 PUGNO
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