“A lume di candela” di Anna Fraioli

La Bottega dell'Attore alla conquista del Teatro Marconi

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“A lume di candela”

Scritto e diretto da: Anna Fraioli

Aiuto regia: Alessandro Ciccola

Cast: Alessandro Anella, Alessandro Ciccola, Anna Malloni, Elisabetta Madau, Ilaria Pierandrei, Ludovica Vecchiarelli, Marco Tavani, Massimo Natoli, Noemi Antonini e Wanda Orlando

Al Teatro Marconi il 2 luglio 2023, ore 20

Intro: Cosa può succedere se il tuo ex storico, quello affascinante, quello con una carriera brillante, quello complesso e con mille turbamenti interiori, quello a cui non hai mai smesso di pensare…sì lui, quello che ti ha mollato…ti chiama e ti vuole rivedere? Che vai nel panico. Specie se sei rimasta esattamente lì dove lui ti ha piantata. Anzi! Se ti sei proprio lasciata andare! Menomale che ci sono le amiche. Che ti suggeriscono di trovarti un fidanzato. E certo! Sembra semplice! Dove lo trovi un fidanzato? Ma mica un fidanzato vero! No! Ne basta uno in affitto. Giusto per il tempo necessario a farti fare bella figura con lui.
Ci sono persone che ci tengono a sé. Persone che ci attraggono col loro fascino. Persone magnetiche. Di cui crediamo di essere innamorati, ma con cui ci ritroviamo ad essere pensierosi senza sapere come mai. Finché poi arriva quella persona, inaspettatamente. Quella persona a cui non avresti mai pensato. Quella che le cose preziose le sa riconoscere e custodire. E che ti fa scoprire che cos’è la vita perché è quando sei con lei che ti batte davvero il cuore. Perché è con quella persona che riesci a ridere di quel difetto che cercavi sempre di nascondere. E perché è lei che ti sa guardare e che sa sentire la tua straordinaria unicità. E perché con lei non devi far nulla se non essere quello che sei. E capisci quanto la cosa che pensavi fosse la più difficile del mondo, sia la cosa più semplice del mondo.

Dal Teatro Ghione, dove ad ottobre era andato in scena Alle porte del sole, al Teatro Marconi, altro spazio la cui programmazione ci lascia spesso piacevolmente sorpresi: il palco può cambiare, ma le commedie della prolifica Anna Fraioli riescono sempre a coinvolgerci totalmente, regalando risate a profusione e una morale mai scontata. Merito anche degli attori che sta formando, ovviamente, perché la Bottega dell’Attore si conferma di volta in volta fucina di interpreti spigliati, dinamici, affiatati, che non difettano certo di verve. E rispetto al precedente proprio in quest’ultimo lavoro, A lume di candela, abbiamo riscontrato ritmo e coesione narrativa persino maggiori.

Eppure, le due vorticose sarabande da noi prese in esame qualche comune denominatore ce l’anno senz’altro: a partire magari da una “vocazione condominiale”, nell’intreccio, che dona al continuo entrare ed uscire di casa dei personaggi (siano essi amici, coppie, parenti o semplici vicini) la capacità di far sorridere del quotidiano e dei suoi imprevisti, frutto in sede di scrittura di un’attenta osservazione della realtà, innanzitutto, e di una vena creativa altrettanto sfrontata, vivace. Qui, poi, manco fosse l’equivalente farsesco di un coro tragico, c’è pure il bonus rappresentato da una coppia di operai incaricati di ristrutturare l’appartamento di turno (più avanti ne resterà al lavoro uno soltanto, poiché l’altro assurgerà ad altro – e più importante – ruolo), ai quali sono affidate da una scaletta piantata in soggiorno alcune delle battute più ficcanti, salaci, pungenti, di tutta la pièce. Sia che l’aspetto più ridanciano salga in primo piano, sia che le schermaglie sentimentali inerenti ai protagonisti conferiscano spessore al racconto, assai positiva è l’impressione lasciata nel pubblico dai vari Alessandro Anella, Alessandro Ciccola, Anna Malloni, Elisabetta Madau, Ilaria Pierandrei, Ludovica Vecchiarelli, Marco Tavani, Massimo Natoli, Noemi Antonini e Wanda Orlando, ognuno con qualche tic più o meno pronunciato, tutti alle prese con questioni famigliari o dilemmi amorosi che li rendono profondamente umani.

Anche stavolta l’articolata scenografia dell’appartamento diventa, all’occorrenza, protagonista aggiunta. Le prossemiche così variegate offrono ai simpatici siparietti la più vasta gamma di possibilità, in una cornice simile. E così assistiamo a baruffe, battibecchi, piccoli inseguimenti, gente sfranta sul divano e altra che si fa sentire o ricompare da un ipoetico fuori campo, posto magari in cucina. Sebbene il momento più iconico resti, per dirla tutta, il poetico e un po’ iperbolico bacio tra due dei protagonisti, sulla stessa scala precedentemente usata per i lavori.

 

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