Cinema & Terme – Tutto quello che vuoi

Splendida idea rivedere alcune tra le migliori commedie della stagione, a mollo nella piscina monumentale delle Terme dei Papi

Viterbo, Terme dei Papi, 21 settembre 2018

Di esperienze cinematografiche ne abbiamo fatte ormai parecchie. Una però ci mancava: assistere a una proiezione sul grande schermo, stando comodamente a mollo nelle acque di una piscina termale. Il rinnovarsi della collaborazione tra l’Est Film Festival, Civita Cinema e le Terme dei Papi a Viterbo ha reso possibile, per il secondo anno consecutivo, questa specie di magia. E stavolta abbiamo stabilito che avremmo fatto di tutto pur di essere presenti all’appuntamento!
Anche perché, nella data da noi prescelta, vi era in programma un titolo con cui ci eravamo già confrontati in sala, è vero, ma che ci aveva tanto colpito da concedergli volentieri una seconda visione: Tutto quello che vuoi di Francesco Bruni.

Ad ogni modo, procediamo con ordine. L’iniziativa Cinema & Terme ha avuto luogo quest’anno nel periodo che va dal 24 agosto al 28 settembre, totalizzando ben 6 proiezioni collocate ognuna di venerdì, ovviamente in serata. Come le classiche arene estive. Ma con una differenza fondamentale: spettatori in costume da bagno e film proiettati in un lato della piscina monumentale delle Terme dei Papi, situate presso Viterbo e tra le più rinomate d’Italia. In questa splendida cornice, come gli organizzatori stessi hanno rimarcato durante il confronto col pubblico, si è voluto dare spazio alle commedie italiane più brillanti, riuscite, che si sono distinte tra quelle distribuite in sala nel corso della stagione. E vedere in calendario titoli come Hotel Gagarin di Simone Spada e soprattutto Io c’è, secondo lungometraggio di quell’Alessandro Aronadio che si sta imponendo come uno dei talenti più freschi e originali della sua generazione, ci fa essere pienamente d’accordo coi criteri adottati per la selezione. Ma veniamo pure alla nostra esperienza diretta.

Il sax davvero magico di Marcello Balena

Pass giornalistico al collo e in testa tanta curiosità per come si sarebbe svolta l’iniziativa, la sera del 21 settembre ci siamo affacciati, anche noi rigorosamente in costume, nel corridoietto che porta all’accogliente piscina monumentale con le sue tiepide acque dalle note virtù terapeutiche. Affacciati… e poi subito immersi. Già le terme di sera sono uno spettacolo. In più noi ci siamo ritrovati di colpo in una cornice ancora più suggestiva di quanto preventivato, grazie alla presenza a bordo vasca di Marcello Balena e del suo ipnotico sax. Atmosfera notturna. Le note del sassofono a fendere l’aria e il vapore sulle nostre teste. Tanta gente in acqua, tra cui diversi spettatori forniti di quei tubi galleggianti colorati, utili a rendere più confortevole la successiva visione del film, nonché a dar vita coi loro cromatismi vivaci a una singolare scenografia. In certi momenti, insomma, sembrava quasi di stare sul set di un film di Sorrentino!

Una gioiosa immagine di “Tutto quello che vuoi”

Affievolitosi il nostro stupore e congedatosi da noi il navigato, talentuoso sassofonista, abbiamo assistito a un interessante incontro, durante il quale lo staff festivaliero ha intervistato Francesco Bruni sulla genesi e sui successi raccolti dalla sua delicata commedia. Particolarmente sapidi i dettagli relativi al felice connubio artistico creatosi tra il regista e un grande personaggio del cinema italiano, quel Giuliano Montaldo che ha diretto in passato non pochi capolavori, ma che qui si è fatto apprezzare anche come attore dando vita a un personaggio anziano di rara umanità.
Teso amabilmente sul filo della memoria, dei sentimenti inespressi o comunque difficili da tirare fuori, di un confronto generazione dall’esito sorprendente, Tutto quello che vuoi lo abbiamo poi rivisto con grande piacere sul grande schermo. In una condizione di assoluto relax, certo, perché non siamo così avvezzi a vedere film sguazzando allegramente in una vasca termale. Ma con altre due note positive da menzionare in chiusura: l’atteggiamento corretto e generalmente silenzioso del pubblico, che non si fatto prendere la mano dall’insolita situazione, ed il livello tecnicamente buono della proiezione stessa, molto più pulita a livello di sonoro ed immagini di tante altre cui abbiamo assistito, in passato, nelle classiche arene estive.

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