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Titolo: I materiali del killer
Autore: Gianni Biondillo
Editore: Guanda
Pagine 364
Trama: L’ispettore Ferraro è tornato.;tornato da una città che non ha mai capito, Roma, dove ha lasciato il commissario Elena Rinaldi, un’altra storia andata male. È tornato al commissariato di Quarto Oggiaro, solo e sconfitto, e dopo tre anni in trasferta deve ricominciare da capo. Con la barba incanutita, una nuova casa, la figlia Giulia in piena preadolescenza e Lanza trasferito a Bruxelles.
Poi c’è il lavoro: una rapina in villa, con un epilogo tragico. Morto il rapinatore, uno zingaro, e morto il padrone di casa. Una vera rogna. Nello stesso momento, a Lodi, una rocambolesca evasione dal carcere finisce in un bagno di sangue. Una carneficina con mistero: l’evaso è un nero di piccolo calibro, come si spiega il commando malavitoso allestito per liberarlo? Chi è davvero Towongo Haile Moundou? Ironia del destino, a questa domanda dovrà trovare risposta proprio Elena Rinaldi. In un frenetico inseguimento da nord a sud attraverso un’Italia oppressa da un cielo plumbeo con assolati squarci di un’Africa arsa da un sole crudele e desertico; Gianni Biondillo disegna con questo romanzo la mappa dettagliata e cupa di una nazione senza memoria. Un noir contemporaneo che scava nelle più grandi paure dell’Italia di oggi e ci restituisce un paesaggio preciso e puntuale del nostro Paese. Senza mai perdere di vista la speranza.
Romanzo interessante dalla scrittura fluida e molto attuale per diversi risvolti della storia.
Il protagonista, l’ispettore Ferraro, non sempre rispecchia i canoni del funzionario di polizia moderno, e a volte mostra le sue debolezze e le sue preoccupazioni per i problemi tangibili della società contemporanea; dopotutto anche a lui iniziano a spuntare i primi capelli bianchi, e la figlia in età preadolescenziale inizia a dargli qualche grattacapo.
La storia è frammista a vicende della vita personale dei personaggi del romanzo, primo fra tutti l’ispettore Ferraro; interessante anche la figura del commissario Elena Rinaldi con cui l’ispettore aveva avuto una storia tempo prima.