IL VIAGGIO DI ALICE

In scena al Teatro Patologico, Roma

IL VIAGGIO DI ALICE – Studio su Alice in Wonderland, di Lewis Caroll

Adattamento e regia: Riccardo Ballerini e Francesco Giuffrè
Con gli alunni del Corso di Formazione Sperimentale in Teatro Integrato dell’Emozione
in collaborazione con l’Università degli Studi di Roma, Tor Vergata

Intro: Preceduto dalla cerimonia di conferimento, da parte dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, del titolo di Professore Emerito Honoris Causa (Distinguished Professor) a Dario D’Ambrosi, attore, regista e creatore del movimento teatrale chiamato “Teatro Patologico”, il 26 giugno, è andato in scena “Il viaggio di Alice”, spettacolo finale degli alunni del “Corso di Formazione Sperimentale in Teatro Integrato dell’Emozione”, ideato dallo stesso Professor D’Ambrosi. Uno spettacolo di rara meraviglia, grazie all’appassionato e generoso lavoro dello staff di D’Ambrosi ed alla sincera, complessa ma incantevole umanità degli attori.

Alice guarda la sua nutrice, con un sorriso dolcissimo, complice, felice. Si concede fughe, sempre più ardite, fino a lasciarsi avvolgere dal suo meraviglioso mondo. Ci fa segno di seguirla nel suo giardino incantato, lì ci perdiamo, veniamo attratti in un tunnel e, ognuno con la propria carta, accolti nella sua cameretta. Lì Alice diventa grande, torna piccola, poi gigante, poi minuscola, i coniglietti le corrono intorno, facendo magie, quindi Alice, di nuovo, corre via, la seguiamo dal grifone, in giardino dal Cappellaio Matto, con le sue pozioni bislacche ed i suoi amici animaletti, fino ad arrivare dalla Regina di cuori ed al trionfante show dello Stregatto. Questo vi posso raccontare, questo lo potete capire, anche solo leggendo queste fila di parole.
Quello che non potete capire, se non ci siete stati, se non li avete visti, sono gli occhi, gli sguardi di quei ragazzi, di quei fantastici protagonisti! Non potete immaginare la delicatezza dei loro gesti, a tratti incerti, a tratti così padroni della scena, la loro preziosa unicità, la loro forza nello stare insieme, la fragile signorilità di Maurizio, il Cappellaio Matto, lo straripante, incontenibile entusiasmo del “Topino” ai saluti finali, l’ipnotica espressività della Regina di Cuori, piccina eppure immensa, la soddisfazione e la pienezza d’animo della “Stregatta”, dovuta alla fierezza della sua esibizione. Le attrici che interpretano Alice, alla fine, saranno tre, ognuna con la sua personale, incantevole magia. Le emozioni, invece, lasciate da tutti loro, agli oltre duecento spettatori, infinite.
Curato e d’impatto tutto il montaggio delle scene, con brillanti trovate tecniche e splendide musiche. Un significativo successo, dovuto all’impegno dei ragazzi ma soprattutto allo straordinario lavoro della realtà del Teatro Patologico e del suo creatore, Dario D’ambrosi, svolto in 40 anni di attività con oltre 1700 persone con disagi psichici di varia natura. Lavoro culminato, nel 2016, in sinergia con il Rettore di Tor Vergata, Giuseppe Novelli e con il sostegno del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, con la realizzazione del Primo Corso di formazione di “Teatro Integrato dell’Emozione”, un inedito percorso di studi di livello universitario interamente rivolto a persone con disabilità fisica e psichica.
In una società sempre più individualista, sempre più colma di frustrazioni, rabbia e solitudini, assistere al trionfante concerto di un’orchestra umana così coesa, con singoli strumenti così unici ed irripetibili ci restituisce speranza e rinnovato amore per quello che può realizzare il genere umano. Sostenete il teatro Patologico, scopritelo, seguitelo, sarà un atto d’amore, soprattutto nei vostri confronti. Complimenti Professor Dario, grazie, a tutti voi.

Enrico Vulpiani

Teatro Patologico
Via Cassia 472, Roma
Tel. 0631076259
teatropatologico@gmail.com

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