L’UOMO CHE NON CAPIVA TROPPO – RELOADED

Un reloaded autentico, degno di Lillo & Greg

CLAUDIO GREGORI – L’UOMO CHE NON CAPIVA TROPPO – RELOADED

Regia Lillo & Greg & Claudio Piccolotto

Con Lillo, Greg, Vania Della Bidia, Marco Fiorini, Danilo De Santis, Benedetta Valanzano

Produzione LSD

Teatro Olimpico, Roma, dal 28 novembre al 23 dicembre 2017

 

Non cadete nella trappola che si tratti di uno spettacolo già visto, perchè mai un “reloaded” (la dicitura aggiunta in coda al titolo) fu più veritiero, come da buona tradizione di Lillo & Greg.

Si, il soggetto di fondo è quello, una storia di spie, di intrighi internazionali, anzi interstellari, ma tantissime circostanze, battute e personaggi hanno avuto un’evoluzione, e come sempre in meglio. Per non dire delle scenografie e delle luci, gigantesche e affascinanti, in pratica un personaggio in più. Ciliegina sulla torte, le musiche dello stesso Greg e di Attilio Di Giovanni, altro caposaldo ormai delle produzioni LSD.

Al centro di tutto Felix (Lillo), povero malcapitato in un mondo che non conosce, quello degli agenti segreti intergalattici. Intorno a lui, tutte le semplici persone che credeva semplici come lui nascondono segreti inaspettati, a cominciare dall’amico del cuore Oscar (Greg) e dalla moglie Edna (Vania Della Bidia).

Immerso in un mondo nuovo, in un linguaggio zeppo di codici incomprensibili, con la vaga sensazione di una gravissima minaccia per l’umanità, Lillo si bea come sempre del suo personaggio tontolone, ma che comunque ha le sue reazioni, che sono sempre fonte di grasse risate, nel clima surreale al quale Greg ci ha piacevolmente abituati.

Nulla è come sembra in questa storia: il non-sense è sempre in agguato e colpisce anche l’abilità di Greg, perfettamente accompagnato da Vania Della Bidia, Danilo De Santis, Marco Fiorini e Benedetta Valanzano, nel vestire da una scena all’altra i panni di personaggi diversi, cambiando abito, voce, postura, tutto!

Personalmente ho un debole per la Gran Lodana, la cattivissima “signora” che mira alla conquista dell’Universo, ma è un continuo di risate, mentre l’abilità di Lillo è diametralmente opposta, quella cioè di divertire restando felicemente e quasi incoscientemente se stesso. Le interpreti femminili mettono sul piatto bellezza ma anche tanta qualità interpretativa, comprese certe doti atletiche evidentemente ben allenate, oltre ai collaudatissimi Fiorini e De Santis, ora robot, ora servitori del despota di turno sparso in giro per l’Universo.

Lo spazio fa da sfondo alla narrazione, ma tutto ha una dimensione umana ma piena di punti interrogativi, specie per il povero Felix, che subisce di tutto senza mai rinunciare a tentare di capire, incastonato nelle situazioni assurde che Edna e Oscar gli costruiscono intorno. Le sue entrate e uscite di scena sono fiumi in piena, ma anche le singole interpretazioni di tutti gli altri sono di molto sopra le righe.

Dopo due ore e mezza di ritmo impressionante, asciughiamo le lacrime prodotte dalle risate e apprendiamo con piacere che lo spettacolo resta in scena fino al 23 dicembre, avete tutto il tempo per recuperare!

Alessandro Tozzi

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