Memento Mori: The Dead di James Joyce torna a New York

Irish Rep ripropone la novella ‘The Death’ di James Joyce.

Nella sua acuta biografia su James Joyce, Richard Ellmann sottolinea che l’autore irlandese attese molti anni prima di scrivere ‘The Dead’ – i morti. Il poeta, un ribelle nei confronti della middle-class in cui era cresciuto, lavorò al racconto per anni dopo aver dichiarato le sue intenzioni di scrivere una storia incentrata su una festa a Dublino, città che egli lasciò nel 1904 insieme alla sua amata Nora Barnacle, nata – al contrario di Joyce – in un orfanotrofio. Ad ogni modo, fu a ridosso della prima guerra mondiale, quando James, Nora e i loro figli, Giorgio e Lucia, stavano per concludere il loro soggiorno a Roma, che la magistrale opera di Joyce fu pubblicata. Parte della storia è ispirata a un amore giovanile della Barnacle nei riguardi di un giovane ragazzo che morì prima che lei incontrasse e si innamorasse di Joyce – il suo Jim. L’autore attinse al racconto della perdita di Nora, ma nel racconto i fatti si mescolano alla finzione, cosa che permette alla storia del singolo, attraverso il catalizzatore dell’arte, di divenire storia universale. ‘The Dead’, racconto breve di sedicimila parole, è il racconto finale della serie di novelle raccolte nei ‘Dubliners.’ Il testo, pubblicato nel 1914, è la prova che la finzione spesso sa essere profonda quanto la vita.

Leggere ‘I Morti’ oggi, magari nel proprio salotto, guardando la neve che cade e discutendo di politica, riflettendo sui modi della vecchia classe borghese, dando credito alle preoccupazioni del protagonista, Gabriel Conroy, su cosa dire e come dirlo; leggere I Morti’, dicevo, significa fare nuovamente esperienza dei propri assillanti dubbi sull’essere, della malinconia, e di quell’interrogarsi esistenziale sulla nostra vita e sulla vita di chi ci sta attorno.

L’anno scorso uno spettacolo dal titolo ‘The Dead, 1904’ fu inscenato a New York dal poeta Paul Muldoon con l’aiuto della moglie, anch’essa scrittrice, Jean Hanno Korelitz. Quest’anno lo spettacolo torna sulle scene grazie a Irish Rep (Irish Repertory Theatre, compagnia orientata a divulgare e approfondire il teatro irlandese a New York). ‘The Dead, 1904’ si terrà tutti i giorni per una settimana fino al sette gennaio presso la American Irish Historical Society (e dove sennò?), nel bellissimo palazzo sulla Quinta. Potranno entrare 57 spettatori alla volta, i quali incontreranno il cast nel salotto della festa descritto da Joyce. Lì gli attori entreranno nei corpi di quei vecchi personaggi perduti da tempo; ricreeranno così quell’atmosfera di gioia e di perdita che pervade la disperata – nel suo significato etimologico di ‘senza speranza’ – novella, che in fin dei conti racconta di quella terra che Joyce ha dovuto lasciare per poterla ricordare.

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