PIERLUIGI CALIFANO – PASO DOBLE – MR editore – 2020
Prefazione Gianni Maritati
Pagg 284 – formato cm 21 x 15 – b/n con copertina flessibile a colori
Riecco Pierluigi Califano a raccontarci le peripezie dell’integerrimo poliziotto Gerardo Fogli, fresco di promozione dopo la brillante risoluzione del caso precedente, quello che avevamo letto ne Il lato nascosto della luna lo scorso anno.
Tutto sembra roseo per lui, un caso chiuso con successo, un nuovo amore, la scrittrice Linda Odescalchi, una nuova poltrona tutta per lui, ma ecco un nuovo caso spinoso, anzi in realtà si tratta del vecchio caso che inaspettatamente si riapre: morti che resuscitano, circostanze che si presentano sotto una forma completamente nuova, niente è più come sembrava.
Le nefandezze affrontate nel caso precedente erano niente in confronto alle nuove: la cattiveria umana non ha davvero limiti. Va detto però che la lettura e la comprensione del caso sono facilmente fruibili anche per chi non avesse letto il libro precedente. Il nuovo caso (o il vecchio riaperto, fate voi) si dipana come Califano ci ha abituati, cioè con molta umanità tra le righe, molti sentimenti ed emozioni forti, nel bene e nel male.
Tutto nasce da una misteriosa chiavetta usb contenuta in una cassetta di sicurezza: ci sono dei dati fondamentali per la ricerca sul cancro e naturalmente fa gola a tanti per sfruttarla economicamente senza scrupoli. Sospettati e possibili compilci si succedono uno dopo l’altro, l’agente Giuseppe Verdi (potenza dei nomi!) si infiltra in una scuola di ballo dove impara appunto il paso doble (il ragazzo in copertina è il nipote dell’autore con la sua partner di danza), sembra essere implicato il direttore della scuola, ma anche il direttore della banca che custodisce la cassetta di sicurezza incriminata, ma i fatti si susseguono a raffica mentre Linda, come di consueto, scrive un nuovo romanzo sulla falsariga della realtà, facendo ovviamente il tifo per il suo commissario preferito.
C’è un esimio professore universitario e la sua brillante allieva, gli artefici principali di questa ricerca scientifica di grande portata, il progetto Claire, ma tanti eventi apparentemente slegati l’uno dall’altro sembrano mossi da una mano invisibile, quella sincronicità elaborata da Gustav Jung e fatta propria dall’autore. Il colpo di scena è sempre dietro l’angolo; quando sembra che tutto si vada chiarendo, un fatto nuovo fa ripiombare Gerardo Fogli nel buio più pesto, in questa grigia Torino che resta l’ambientazione principale dei fatti, per quanto Fogli e la sua squadra saranno costretti a viaggiare non poco per affrontare il caso.
Chi invece non viaggia mai è un personaggio che fa particolare simpatia, quello di Caterina Malavisi, medico legale del commissariato di Fogli, a lui legata da una particolare amicizia, tanto che i due si “divertono” in battute di una comicità a denti stretti inusuale per entrambi, spesso alle prese con efferati assassini o corpi mutilati.
Durante la lettura, sempre piacevole e scorrevole, si profila un ricco ventaglio di probabili colpevoli, ma come da manuale, “alla fine ne resterà solo uno”, andate pure a scoprirlo e tenete d’occhio questo autore, che ci ha confidato di avere quasi pronta in canna una nuova uscita, a suo dire di impronta più “esoterica”.
Alessandro Tozzi