Pierino e il Lupo

Pierino e il Lupo
La favola della musica.

Pierino e il LupoRoma, Auditorium Parco della Musica, 22 Gennaio 2012

Quel motivetto allegro, ricordo di infanzia di molti degli adulti presenti nella magnifica Sala Santa Cecilia dell’Auditorium di Roma, cattura l’attenzione degli altrettanti bambini incuriositi accorsi con i propri genitori.

Un Pierino bricconcello fa il suo ingresso sul palcoscenico: avvicinandosi a una grande tela, fischiettando, dipinge un lupo con tempere e colori.

Le luci si spengono, per preparare l’ingresso della banda e dei ballerini che animeranno ed interpreteranno gli animaletti coprotagonisti assieme a Pierino, della fiaba.

La voce narrante è affidata al genio di Cosimo Cinieri, attore virtuoso che suscita subito l’ilarità e la partecipazione dei bambini, sollecitando loro a “urlargli” il nome del protagonista di questa storia.

Sullo sfondo, la scenografia animata di Aldo Di Russo, racchiusa in tre figure geometriche dove vengono trasmessi i dipinti di Giancarlino Benedetti Corcos, realizzati appositamente per lo spettacolo.

Così la voce di Cosimo, le danzatrici uccellino, paperetta e gatto (ovvero Giulia Cirulli e Rachele Zuppi) assieme alla banda della Guardia di Finanza, diretta dal Maestro Leonardo Laserra Ingrosso, formano questo spettacolo musicale fantastico, ove suoni, immagini e parole si mescolano per raccontare una fiaba senza tempo.

Lo spettacolo, ideato e diretto da Irma Immacolata Palazzo su versi teatrali di Giorgio Weiss, si ispira alla favola musicale di “Pierino e il Lupo” del gran genio S. S. Prokofiev, scritta in soli 5 giorni nel 1935. Nella fiaba musicale ad ogni personaggio è associato uno strumento, creandone anche l’atmosfera, cui si svolge l’azione.

Se per Pierino si suona un motivetto allegro e andante formato da archi, per sottolineare l’entrata nella storia del Lupo, si suona una melodia più grave formata da corni; così come per il nonno brontolone si usa il fagotto.

L’estro di Cosimo si sviluppa dando voce e vita ai personaggi della storia, caratterizzandone il linguaggio, grazie all’uso della lingua dialettale, così la paperetta ha un intercalare veneto, mentre il Lupo ha un familiare accento romano.

Un uso creativo della lingua attraverso cui i personaggi si esprimono utilizzando solo parole con specifiche vocali; l’uccellino farà un gran uso di trilli, villi e fini, attraverso un gioco di parole sapientemente ricreato da Giorgio Weiss.

Una favola intramontabile quella di “Pierino e il Lupo”.
Questa versione ha ricevuto un premio di rappresentanza della Presidenza della Camera dei Deputati ed è promossa dalle maggiori istituzioni di Roma e del Lazio.

Prima di lasciare gli attori ad un lunghissimo e meritatissimo applauso, la banda della Guardia di Finanza, assieme al Maestro Leonardo Laserra Ingrosso, delizia il pubblico con variegate sinfonie orchestrali, cui il pubblico partecipa attivamente, specialmente i bambini, i quali in preda al ritmo, iniziano a danzare.

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