SONO IO L’ASSASSINO di Amy Suiter Clarke

Editore: Newton Compton Editor

Traduttore: Donatella Semproni

Collana: Nuova narrativa Newton

Anno edizione: 2021

Pagine: 352 p., Rilegato

 

Trama: Una volta, Elle Castillo era un’assistente sociale e aiutava giovani vittime di crimini violenti. Adesso conduce un popolare podcast incentrato sui casi irrisolti di sparizioni e rapimenti di bambini. Dopo quattro stagioni in cui è riuscita a risolvere molti casi del genere tra Minneapolis e Saint Paul, in Minnesota, Elle ha deciso di concentrarsi sul suo chiodo fisso da sempre: il Countdown Killer. Vent’anni prima, questo assassino terrorizzò la comunità rapendo molte giovani e uccidendole con orrendi rituali, a gruppi di tre, nell’arco di sette giorni. Ogni nuova vittima aveva un anno in meno della precedente. Nessuno sa perché si sia bruscamente interrotto con la sua ultima vittima, una bambina di undici anni. Il pluriomicida non fu mai identificato. Elle ha appena cominciato a seguire una pista suggerita da un ascoltatore, quando quello stesso ascoltatore viene ucciso. Pochi giorni dopo, viene rapita una ragazzina. Sembra opera del Countdown Killer. Secondo la versione diffusa anni prima dai media e dalle forze dell’ordine, l’omicida si era suicidato, ma Elle non ha mai creduto a quella storia. E ora la sua indagine sembra averlo risvegliato…

 

Bella storia, avvincente, bella indagine psicologica nella mente malata di un individuo dotato di cervello matematicamente parlando funzionante, ma che vive in una sua realtà piuttosto distorta; interessante anche l’idea del podcast come scintilla per riaccendere la furia omicida del killer apparentemente dormiente da vent’anni.

La storia è scritta in modo scorrevole e avvincente anche se in alcuni tratti rimane po’ sospesa, e appare molto confusa e nebulosa nel finale.

In linea di massima la storia è piuttosto adrenalinica e di grande suspance, la protagonista indaga in modo molto sopra le righe, ha alle spalle un passato oscuro e doloroso, e segue più il suo istinto che le regole, e a volte risulta arrogante e spocchiosa nei confronti di tutti, convinta di avere sempre (e solo lei) la verità in tasca, ma alla fine nonostante i suoi metodi non proprio ortodossi e il mettersi in pericolo da sola nei modi più fantasiosi, riesce sempre a risolvere il caso, e a far salire gli ascolti del suo podcast con grande invidia (e anche un po’ di disappunto) da parte dei suoi colleghi uomini.

I personaggi sono molto ben delineati nei tratti somatici e psicologici, la vicenda è attuale e mantiene un bel ritmo di narrazione, non ci si annoia mai, succede sempre qualcosa che riaccende la curiosità del lettore lo spinge a vedere come va a finire.

A mio avviso la vicenda è incentrata un po’ troppo sulla religiosità recondita familiare del killer, ma si comincia a intravedere solo a circa metà libro, e svelerà (parzialmente) anche il perché della logica contorta del killer.

Nel complesso, libro ben scritto in modo scorrevole e moderno anche se la trama a tratti è un po’ troppo contorta, lo definirei un thriller psicologico non troppo lineare.

Lettura consigliata a chi ama i gialli e i thriller con trama e finale per niente scontati.

 

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