TRE CORTI ALLE CANTINE CAPITANI

Napoletanità e gastronomia per una serata fantastica

CORTO NAPOLETANO – TRE CORTI TEATRALI DELLA COMMEDIA NAPOLETANA

Regia Claudio Blancato

Con Claudio Blancato, Franca De Santis, Fernando Sbriscia

Musiche dal vivo Pino Pontuali

Cantine Capitani, Trevignano Romano (RM), 11 gennaio 2020

 

Due brevi commedie di Eduardo De Filippo più una di Luigi Pirandello uguale serata divertente e soddisfacente anche per il palato: questa la ricetta delle Cantine Capitani, da sempre meritevolmente propizie a certe espressioni artistiche, teatrali e culinarie insieme.

In scena la fidata Compagnia Teatro dell’Alchimia, con questi tre corti, sapientemente intervallati dall’organetto suonato dal vivo da Pino Pontuali, spesso valore aggiunto degli spettacoli dei nostri.

Si comincia con Amicissimi di Pirandello, ma riadattato, come del resto anche gli altri due corti, da Claudio Blancato, autore anche come di consueto di una regia sobria e fantasiosa pur nel rispetto della tradizione. Un conte decaduto (Fernando Sbriscia) attende tranquillamente l’autobus quando un amico di vecchia data (Claudio Blancato) lo arpiona e, oltre a fargli perdere l’autobus, lo riempe di baci a abbracci, incalzandolo con ricordi d’infanzia e di gioventù. La cosa buffa è che, per quanti sforzi faccia, il conte non riesce proprio a ricordare chi sia l’amico, anzi, più i fatti e le persone che questi gli ricorda si fanno circostanziati, più si fa strada il vuoto nella sua mente. Lo porta anche a casa presentandolo alla moglie, sperando forse inconsciamente in un suo aiuto, perchè non se la sente proprio di smorzare l’entusiasmo dell’amico confessando di non ricordarsi di lui. Ma dopo un pò deve cedere e la risposta sarà sconcertante, mettendo in risalto le debolezze umane tipicamente pirandelliane. L’intesa tra i due è perfetta, mentre Franca De Santis fa prima da voce narrante e poi veste i panni della moglie del conte, con altrettanta sicurezza.

Stacchetto musicale di Pino Pontuali e si procede con L’amicizia di Eduardo. Bartolomeo (Blancato) è gravemente malato, accudito nei suoi ultimi giorni dalla sorella Carolina (De Santis), che cerca in ogni modo di soddisfarlo in tutto. Quando si presenta l’amico di una vita, Alberto Califano (Sbriscia), misteriosamente non vuole vederlo e anzi, reclama la presenza di varie persone, tutte interpretate con goffi travestimenti da Califano stesso, istigato da Carolina per alleviare le sofferenze del moribondo. Ma anche qui l’ultimo travestimento sarà fatale e portatore di un’incredibile rivelazione di meschinità umana. Questo episodio è caratterizzato anche da un improvviso blackout elettrico che lascia la scena al buio per qualche minuto, e nonostante ciò, gli attori restano mirabilmente incollati ai propri personaggi mentre il personale delle Cantine Capitani ripara la situazione. Fantastici!

Altra godibile sonata del maestro Pontuali e si conclude con Pericolosamente, sempre di Eduardo nella rivisitazione dell’Alchimia, e sempre col tema dell’amicizia sullo sfondo: Michele (Sbriscia) è un emigrato finalmente tornato in patria e cerca alloggio. Viene a sapere che l’amico Arturo (Blancato) ha una stanza disponibile e decide di andare a chiedere, trovando però in casa una moglie a dir poco bisbetica, Dorotea (De Santis); i due iniziano una cordiale conversazione nell’attesa di Arturo e si scopre che questi avrebbe ripetutamente tentato di ucciderla, e lei sarebbe stata ripetutamente miracolata. Possibile che Arturo manchi sempre il colpo? Perchè continua a sopportarla? Anche qui l’epilogo è grottesco e divertente e a questo punto si può lasciare spazio all’ultimo stacchetto musicale e poi alla degustazione degli ottimi prodotti agricoli serviti dalle Cantine Capitani.

Gli interpreti si muovono e interagiscono con la sicurezza di sempre, sembra non abbiano mai fatto altro in vita loro, segno non solo di una grande abilità interpretativa, ma anche di un’incrollabile passione.

Con l’Alchimia si va sul sicuro, con la Cantine Capitani anche… si ride, si mangia e si beve… serata completa di tutto!

Alessandro Tozzi

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