Il debutto di Black Midi si dispiega eruttando oro dai suoi buchi a forma di caverna.
Il gruppo, spinto da un riff caoticamente orecchiabile, apre l’album con i testi più audaci scritti fino ad oggi adottando quella strana e tipica neutralità riscontrabile in un giornalista reporter di disgrazie.
La traccia è tempestata da un vortice di suoni e scenari allucinati.
La fama di questo gruppo prenderà vita vertiginosamente: portando in alto questo oscuro surrealismo teso all’incertezza dei nostri tempi.
Antonio Alberto Di Santo