Anders Petersen

Anders Petersen
Diario Romano.

Anders Petersen Museo Macro, 18 Settembre 2012, Roma

La mostra “Rome, a diary 2012” dell’artista Anders Petersen, a cura di Marco Delogu, rientra all’interno della rassegna di Fotografia – Festival Internazionale di Roma, dedicato per l’appunto alla fotografia.

Le trenta fotografie che compongono il diario romano di Petersen sono frutto del soggiorno dell’artista nella Capitale, grazie al progetto residenze d’artista messo a disposizione degli artisti di tutto il mondo.

Le fotografie sono tutte rigorosamente in bianco e nero. Le immagini spiccano nella sala bianca, facendo emergere il particolarissimo occhio del fotografo.

L’idea di questi scatti nasce dai ritratti di Julia che segue Petersen per una settimana durante il suo soggiorno a Roma.

Alcuni scatti racchiudono l’intimità che si cela all’interno di una ipotetica casa romana, alcuni ritraggono dei particolari della città eterna, che sembrano quasi non rivelarne il luogo esatto, ma lasciano giocare il visitatore nell’indovinare quali scorci l’artista ha visitato. Altri scatti invece rappresentano dei ritratti insoliti, talvolta “brutali” per quanto risultano veritieri nella loro triste bellezza, come di una senzatetto ai bordi di un marciapiede.

Un ritratto di una città che a un tratto si ferma, tornando indietro nel tempo, ove Petersen torna a visitare i luoghi che ha visitato molti anni fa. Ricordi di giostre, del vecchio zoo, locandine e ancora ritratti di persone, vecchie amicizie o nuovi volti, nella cosmopolita Piazza Vittorio, nella soleggiata Ostia, a caccia di particolari che rendono unica la città e chi la vive.

La fotografia di Petersen è dedita all’essere umano, all’enigma che lo accompagna, alla solitudine e alla forza del sentimento.

Anders PetersenPetersen nasce a Stoccolma, dove studia fotografia. Nel 1967 inizia un progetto molto particolare che lo porta a fotografare per tre anni le notti di prostitute, ubriachi, amanti e tossicodipendenti di un bar di Amburgo. Il progetto diviene un libro ed è considerato fondamentale nella storia della fotografia europea.

Nel 2003 viene eletto fotografo dell’anno a Les Recontres d’Arles.

Un altro progetto intenso è quello realizzato all’interno delle carceri, nei manicomi e nelle case per anziani.

Nel 2005 viene scelto per Fotografia – Festival Internazionale di Roma per realizzare un ritratto della città, in totale libertà interpretativa.

La mostra “Rome, a diary 2012” è visitabile al Museo Macro di Via Nizza fino al 28 Ottobre.

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