CONTA CONTA… CHE TI PASSA
Adattamento e regia Pino Marrazzo
Produzione Associazione Culturale Il Girasole
Con Paolo Porzio, Rita Perugini, Annunziata Paolini, Claudio Bontempi, Tiziana Sellone, Monica Ricciardi, Pierpaolo Scialpi, Pino Marrazzo, Daniele Scialpi
Teatro della Forma, Roma, 24 e 25 febbraio 2018
Nonostante un’atmosfera natalizia leggermente fuori stagione, assolutamente divertente questo nuovo episodio teatrale dei Sogn…attori dell’Associazione Culturale Il Girasole, capitanati anche in questa circostanza da Pino Marrazzo, specialista nel dare linfa nuova a qualsiasi testo, e come sempre, al di là delle ottime performances individuali che di certo non mancano, è il prodotto finito nel suo complesso che mostra il valore di questo gruppo e di colui che lo guida, anche nei momenti in cui gli attori stessi trattengono a stento le risate… circostanza che seppure possa far storcere il naso a qualche perfezionista, io confesso che mi fa molta simpatia.
Dunque siamo al 23 dicembre 2010: in un qualsiasi appartamento di Roma, abitato da una famiglia come tante, fervono i preparativi per il Natale. Fervono per modo di dire, perchè Oreste (Paolo Porzio) immagina di trascorrere le feste all’insegna del sesso più sfrenato con la moglie Carla (Rita Perugini), la quale però gli ha organizzato il colpo gobbo: l’arrivo in casa loro della madre Adele (Annunziata Paolini) per tutta la durata delle feste.
Intanto i figli della coppia, Francesco e Angela (Pierpaolo Scialpi e Tiziana Sellone), hanno in programma una vacanza ma pare che il loro aereo non voglia saperne di partire.
Ognuno produce risate a suo modo: Oreste appare fin da subito una sorta di novello Raimondo, vittima designata un pò di tutti, ma soprattutto delle macchinazioni di Carla, una Sandra dei giorni nostri. Francesco e Angela sono abilissimi invece a cambiare pelle da una scena all’altra, dall’euforia quando l’aereo sembra stia per partire alla delusione dei tanti ritardi.
Intorno a questa famiglia ruotano una serie di personaggi, tutti come sempre ben caratterizzati, grazie alla propria capacità e a quella di Pino Marrazzo in regia nel costruirli e indirizzarli.
Innanzitutto la suocera di Oreste, particolarmente poco gradita anche a causa di un principio di Alzheimer che rende piuttosto faticosa la sua gestione: una rivelazione Annunziata Paolini nel ruolo della rimbambita inconsapevole. Attenzione però, rimbambita ma arzilla perchè ha un pretendente, forse attratto dalla pensione, chissà, un russo di nome Vladimir (Claudio Bontempi), che entra in scena con uno scherzo agghiacciante ma poi inizia anche lui a tormentare il povero Oreste.
Poi Pino Marrazzo stesso nel ruolo del domestico Gino Canterino, ciuffo a metà tra Beatles e Rolling Stones ma in realtà appassionato di balli di gruppo, tanto da trascurare tutti i suoi doveri in favore della Colita, entra in scena e ne esce in continuazione sempre a ritmo, suscitando ilarità aprendo la porta al suono di un campanello che suona incessantemente come un incubo; perfino una rivale di Adele, tale Lilli (Monica Ricciardi) più giovane ma anche più snob, che le contende Vladimir a colpi di trucco e parrucco. Bravissima anche lei, in particolare per la sostituzione in extremis di Ida Adriani, che avrebbe dovuto interpretare Lilli e purtroppo colpita da un lutto poche ora prima di andare in scena. A lei è andata una sentita dedica della compagnia nei saluti finali, alla quale mi unisco anche personalmente.
Rivisto con grande piacere anche il giovanissimo Daniele Scialpi, molto disinvolto nel ruolo del corriere che continuamente suona alla porta per consegnare… basilico… perchè a tutto c’è un perchè… da scoprire nelle prossime repliche!
Alessandro Tozzi