IL SABATO BLU DI CHROMATICA

Le nostre inviate nel giorno del blu

Sabato 13 Maggio, il MACRO-Museo di Arte Contemporanea di Roma ha ospitato due “inviate speciali”: Eleonora Semprini ed io abbiamo espolorato incuriosite i padiglioni del Festival ChROMAtica.

L’idea del festival nasce dal progetto di Laura Petrocini e Giuliana Bof, che ha tratto ispirazione da uno studio sul compositore Alexander Scriabin.

Affascinato dalla particolare relazione tra suoni e colori, il pianista russo, tra la fine dell’800 e i primi del 900, elabora una teoria che lega le note ai colori, compone melodie ispirandosi al cromatismo più che al comune senso melodico, e si esibisce su tastiere colorate.

“Sinestesia, contaminazione dei sensi, percepire insieme”…con queste parole Laura Petrocini descrive l’anima del progetto che mira a “poter parlare del colore di un suono, del profumo di una parola”.. con il desiderio di attrarre e coinvolgere artisti delle più diverse discipline.

Le sei giornate dedicate alla celebrazione dell’arte erano ispirate ciascuna ad un diverso colore.

Sabato era il giorno del BLU, colore di mare, equilibrio, riflessione, cielo”, e di questo colore si è tinta Near Death, l’installazione composta di tubi luminosi del Light Artist Diego Labonia sul soffitto del Macro.

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Piacevolissima è stata l’immediata sensazione di serenità, equilibrio, calma e sobrietà che si percepiva in questo spazio ricco di “presenza”, dove ogni elemento manifestava  la propria essenza mentre tutto vibrava di gradevole armonia e della gioa dello scambio.

Prime ad accoglierci sono state le forme tridimensionali e colorate degli abiti di moda realizzati da Gianni Molaro, Filippo Laterza, Giada Curti, Asia Neri, Gabriele Fiorucci Bucciarelli, Martino Midali.

Un inno al colore che danza in stoffe pregiate, assumendo contorni ora squadrati, morbidi e spumeggianti, o aleggia sospeso nell’aria come “abito in cerca d’autore” mentre una passerella di scarpe volteggia a mezz’aria (realizzazione di Daniele Ancarani).foto2

 

Lungo le pareti del salone principale fanno da contraltare all’esuberanza dei colori gli scatti in bianco e nero di Paolo Soriani, della collezione “Anima-Animale”

Sulla destra si articolano le sale delle esposizioni.

Ciascuna di esse racchiude un mondo unico.

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Nella prima sala, dedicata al Bianco, due artiste americane, Kirsten Stingle e Allison  Parssi, uniscono sculture in porcellana e fotografie esplorando le diverse sfumature dell’esperienza dell’isolamento, creando suggestioni di “Limbo” e di “Appartenenze frammentate”, questi i nomi del loro progetto e della loro collaborazione.

In questo padiglione si empatizza con il senso di disagio, solitudine e difficoltà del vivere, di cui fa esperienza ogni essere umano.

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Immediatamente dopo si viene catturati in un sogno, un mondo onirico dove il Nero che fa da sfondo è rivestito da forme geometriche che esprimono attraverso colori intensi, accesi e vivissimi, tutta la loro forza, energia e carica vitale.

L’artista, Irene Vecchi, che spesso affianca alle sue tele testi scritti, esprime attraverso la sua creatività una personale elaborazione del tema del dolore, della vita, della morte, del male e del bene.

I suoi quadri nascono da collage e sovrapposizioni di carta, colore e radiografie diagnostiche.

Ciò che drammaticamente documenta la presenza della malattia viene inglobato nella pienezza viva dei colori e da questa esorcizzato fino a divenire parte di un gioco di pura bellezza.

E’ l’esperienza del dolore come luogo di trasformazione, crescita e rinascita.

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Un tuffo nel Rosso di un mondo senza tempo ci viene regalato da Roberto Cazzullo.

Nelle sue creazioni di collage di polimeri, gli eroi dei fumetti volteggiano attorno allo spettatore trasmettendo un’energia contagiosa che, del rosso, esprime tutta la vitalità e la forza.foto6

La sala Gialla, davvero unica nel suo genere, è stata di forte impatto emotivo, nonché occasione, per me ed Eleonora, di un piacevolissimo incontro con l’artista.

 

foto7Le opere a tema “Gold” di Francesco Bruscia sono di una bellezza prepotente.

Grande è la dimensione delle sue realizzazioni, esplosiva la sua interpretazione alchemica di Oro, Argento e Cristallo.

Meravigliose nei volti e nella fisicità le attrici in posa negli scatti in bianco e nero, protagoniste dei ritratti, sono reinterpretate dal lusso dei materiali preziosi di questo moderno Klimt.

Aggressivi nella loro lussureggiante bellezza i giaguari.

Immensa l’interpretazione del Bacio che Francesco Bruscia ha realizzato per ChROMAtica.foto8

Ma la vera grandezza dell’artista si rivela nella sua abilità nel maneggiare elementi di tale spessore, consegnando allo spettatore un risultato di perfetta eleganza, raffinatezza di stile, perfezione dei dettagli, armonia ed equilibrio.

foto9Con simpatia e cordialità Francesco ci racconta l’inizio del suo percorso.

Ci parla della casa d’infanzia dove è cresciuto circondato dall’arte e dai ritratti realizzati dal padre, anch’egli pittore. E di come abbia iniziato ad esplorare la propria creatività attraverso l’autoritratto.

Ci ha spiegato le due sculture esposte, entrambe raffiguranti due globi, uno esterno, in disfacimento, immagine del nostro mondo reale minacciato da spettri di guerra e distruzione, ed uno più piccolo, contenuto all’interno, simbolo di un nucleo di bene sempre presente, promessa di rinascita e fiducia in un futuro migliore.foto10

 

L’ultimo padiglione che abbiamo visitato è stato quello dell’artista Adriana Soares, che ha esposto una collezione ispirata al Verde.

Il Verde è, per antonomasia, il colore della natura, la madre che ci accoglie nel suo grembo, ci dona vita e nutrimento e che ci osserva sempre, come il volto di donna presente in ogni tela.

I suoi occhi sembrano interrogarci. Siamo una cosa sola con tutto ciò che ci circonda e ci tiene in vita, eppure tanto spesso e in modo così sconsiderato, trascuriamo di prendercene cura e di preservarlo.foto11

Ci riaffacciamo nel salone principale mentre ha inizio la presentazione del libro“Esercizi di felicità” del life coach Alessandro Cozzolino.

L’autore rivela  subito una personalità carismatica, forte e diretta.

Va dritto al punto con una domanda che non può che prenderti di petto.foto12

Come stai messo a felicità? Chieditelo, perchè un detto tibetano dice che se sei infelice è tutta colpa tua.

Perchè gli ignoranti non sono felici. Perchè se non siamo felici vuol dire che ci stiamo allontanando da noi stessi.

E forse, se questo accade, è perchè stiamo scegliendo di vivere una vita fatta di etichette e basata su aspettative esterne, piuttosto che una vita in cui essere autenticamente noi stessi, attenti alla nostra dimensione più vera e profonda, interiore e spirituale.

foto13Il dolore, la malattia, la perdita, sono aspetti costantemente presenti nella condizione umana, ma come raccontano le testimonianze riportate da Alessandro nel suo libro, e come rivela la sua personale esperienza di vita, anche partendo dalla negatività si può arrivare ad esprimere ciò che di più grande e di più bello è racchiuso dentro di noi, se siamo capaci di elaborare il dolore, di crescere, di metterci in gioco e di accogliere e riconoscere la bellezza e la grandezza della vita.

La malattia spesso è il linguaggio attraverso cui il corpo grida e si ribella, per dare voce ad  un’anima oppressa e schiacciata.

E’ importante riconoscere il sogno presente in ciascuno di noi, dargli voce, lottare con coraggio e tenacia per realizzarlo, anche quando sembra difficile o impossibile.

Ai giovani, soprattutto, bisogna infondere sentimenti di fiducia, elogiando i loro punti di forza, piuttosto che evidenziare le loro debolezze.foto14

Con nostra grande gioia anche Alessandro si rende disponibile per un confronto diretto, e così abbiamo occasione di condividere il nostro sentimento di responsabilità verso il mondo giovanile, che lo scrittore incontra nelle scuole, a cui dobbiamo indirizzare cura ed attenzione.

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La nostra giornata al Macro finisce qui, perchè un treno ci attende…

Portiamo con noi un bagaglio pieno di belle emozioni, di gioia e di soddisfazione!

                                                                      Daniela Ancora (Realizzailtuofuturo)

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