Titolo: la cacciatrice di ossa
Autore: Kathy Reichs
Editore: Rizzoli
Pagine 360
TRAMA: Gambe flesse, cosce strette al petto, capo chino. Un braccio piegato all’indietro, l’altro teso verso l’alto con le dita irrigidite alla ricerca di un’impossibile via di fuga. Il cadavere ritrovato nella discarica di Morehead Road dentro un fusto riempito di cemento non ha ancora un nome. Ma ha già un codice: MCME 227-11. Il codice del nuovo caso affidato a Temperance Brennan, l’antropologa forense più brillante degli Stati Uniti. Tempe inizia subito a indagare, nonostante l’FBI sembri decisa a metterle i bastoni fra leruote. A suggerire quella che potrebbe essere la pista giusta è un meccanico di scuderia per i bolidi delle gare NASCAR, Wayne Gamble. Wayne lavora all’autodromo non lontano da Morehead Road ed è convinto che quel macabro ritrovamento abbia qualcosa a che fare con la scomparsa di sua sorella. Dodici anni prima, la giovane Cindi era sparita senza lasciare traccia insieme all’aspirante pilota Cale Lovette. La loro era parsa solo una fuga d’amore, eppure, stranamente, anche in quell’occasione era intervenuta l’FBI. Dopo settimane di ricerche la polizia locale non aveva ottenuto alcun risultato, e nemmeno le indagini dei federali sugli amici di Cale, vicini agli ambienti neonazisti dei Patriot Posse, avevano portato alla luce indizi concreti. Perché adesso, a tanti anni di distanza, il Federal Bureau non vuole che Temperance si interessi a questo vecchio caso rimasto irrisolto? Cocciuta, acuta e ironica come sempre, Tempe torna a cimentarsi con la morte e con le storie sempre diverse che il corpo di ogni vittima racconta. Ma questa volta la verità ha i toni ingannevoli e ambigui del grigio: grigio come il cielo sopra il Charlotte Motor Speedway e come l’asfalto della sua pista ad alta velocità. Grigio come il cemento che avvolge il cadavere di MCME 227-11.
In questo libro le ossa sono il fulcro della storia, d’altro canto la protagonista è una nota e stimata antropologa forense.
Tutto inizia con il ritrovamento in una discarica di un cadavere in un fusto riempito di asfalto, potrebbe essere un omicidio per vendetta o per mafia o per qualunque altro motivo, ma in realtà è soltanto la punta di un iceberg che si scoprirà pagina dopo pagina, omicidio dopo omicidio, intrigo dopo intrigo.
In questo libro la protagonista lascia trasparire anche un suo lato umano inaspettato, quando dialoga con il suo gatto o quando l’ex marito le chiede aiuto per gestire i preparativi del suo imminente matrimonio con Summer, oppure quando si deve interfacciare con in ex agente piuttosto intraprendente, affascinante e pericoloso.
La storia scorre fluida, le vicende inizialmente slegate man mano che la lettura avanza, si intrecciano sempre di più dando vita ad una storia molto intricata e verosimile; e quel che ne esce è un quadro per nulla edificante del mondo delle corse NASCAR e di tutti coloro che ne fanno parte, un mondo fatto di gelosie ripicche e pregiudizi, ma anche di gloria e denaro per chi riesce a primeggiare.
Altra storia che si interseca con la trama principale è quella dei Patriot Posse, una milizia razzista, omofoba e misogina di cui fanno orgogliosamente parte alcuni personaggi loschi del libro, che racconta un’altra brutta sfaccettatura di questa vicenda ambientata in una qualunque periferia americana.
Romanzo forse un po’ troppo riflessivo e a volte ripetitivo, forse anche un po’ prolisso ma interessante; ambientazione insolita ma personaggi credibili, scrittura come sempre scorrevole e veloce.