Titolo. L’incendiario
Autore: Anderson Lin
Pagine: 223
Traduttore: Rodinò L.
Editore: Newton Compton
Edimburgo. Una terribile serie di incendi dolosi sconvolge la città. Una giovane donna senza fissa dimora rimane uccisa, e Rhona MacLeod, medico legale, viene chiamata da Glasgow a esaminare il corpo orribilmente dilaniato dalle fiamme. A condurre le indagini è l’ispettore Macrae, un uomo collerico e notoriamente misogino, che sembra volerla mettere in difficoltà a tutti i costi – e Rhona è altrettanto determinata a dimostrare quanto vale. Ma a poco a poco, mentre le indagini procedono, tra i due viene a crearsi una strana alchimia, un’intesa così coinvolgente da distrarre la loro attenzione da un pericoloso assassino. Un assassino che è capace di tutto, anche di insinuarsi silenziosamente nelle loro vite…
Romanzo intrigante e coinvolgente, ben costruito e ben congegnato; la storia scorre veloce tra personaggi più o meno convenzionali, tra storie parallele e complementari alla storia principale.
Tra i personaggi più curiosi del romanzo c’è il venditore di giornali, che vive un po’ alla giornata ma che alla fine troverà la sua strada; altro personaggio di secondo piano è il cane della ragazza senza fissa dimora, uccisa all’inizio del romanzo, anche lui svolgerà un ruolo importante nella vicenda e alla fine, dopo varie peripezie e disavventure, ne trarrà vantaggio.
La storia si sviluppa in un breve arco temporale, i personaggi sono molto ben descritti e la trama è intricata ma lineare, senza sbalzi temporali o flash di incomprensibili vicende remote.
La Scozia in inverno si presta bene ad una storia così sfaccettata e “multistrato” come questa; ogni strato contiene una sorpresa che si infila in un filo conduttore come una perla in una collana.
Nel complesso è un thriller ben scritto, i personaggi sono credibili, le situazioni sono realistiche, compresa la strana “simpatia” che pian piano nasce tra il rude e misogino ispettore Macrae e la tenace dottoressa Rhona MacLeod; questa simpatia contribuisce a colorire la storia e accentua ancora una volta i risvolti umani dell’intera vicenda.